Ticino

‘Il Servizio violenza domestica della Cantonale va potenziato’

Tamara Merlo e Maura Nembrini Mossi: ‘250mila franchi in più per raddoppiare le unità’. Più Donne propone un emendamento al Preventivo 2023

‘Prevenzione da aumentare’ (Ti-Press)
9 dicembre 2022
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Il Servizio violenza domestica della Polizia cantonale va potenziato: va perlomeno raddoppiato. Lo sostengono le parlamentari Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini. Con una proposta di emendamento al Preventivo 2023 del Cantone, uno dei dossier al centro della seduta di Gran Consiglio che si aprirà lunedì 12, le due deputate di Più Donne chiedono così di aumentare alla voce Polizia cantonale la spesa. Di 250mila franchi. Ciò per dotare il Servizio di "2,5 unità ulteriori". Si aggiungerebbero alle "2,5 unità" di cui si compone attualmente il Servizio: "Una nel Sopraceneri e una unità e mezzo nel Sottoceneri". Un numero insufficiente, secondo Merlo e Mossi Nembrini. Le quali sollecitano quindi il raddoppio di coloro che formano la squadra.

‘Compiti molteplici’

Dati i "molteplici" compiti attribuiti al Servizio violenza domestica della Polcantonale, le due granconsigliere reputano necessario "rinforzare in modo consistente l’organico, anche in vista del prossimo pensionamento del collaboratore che ha costituito per lunghi anni l’unico elemento del Servizio". Dicendosi consapevoli che "non sarà per nulla facile sostituire una competenza costruita sul campo in lunghi anni di servizio", ritengono "indispensabile affiancargli da subito un numero di unità tale da permettere di procedere in modo coerente e costante a contrastare la violenza domestica".

Gli attuali 2,5 collaboratori del Servizio violenza domestica, scrivono ancora Merlo e Mossi Nembrini, "devono svolgere tutta una serie di compiti, ad esempio: visionano i casi riportati nei verbali di polizia, li registrano nella banca dati, verificano l’esistenza di eventuali precedenti episodi a carico dell’autore" protagonista del fatto segnalato. Non solo: "Se necessario, in base alla valutazione del rischio del caso, avvisano il Gruppo gestione persone minacciose e pericolose", sempre della Cantonale, "e mantengono il contatto con la vittima dopo l’allontanamento dell’autore della violenza per verificare la situazione". Inoltre "svolgono anche un importante ruolo di coordinamento, ad esempio segnalando i casi (col consenso delle vittime) ai servizi pertinenti, quali il Servizio aiuto alle vittime, le Autorità regionali di protezione e le Preture civili".

‘Serve un numero sufficiente di risorse’

Di più. "Tra i compiti dei collaboratori del Servizio violenza domestica, un ruolo sempre più importante è svolto dalla prevenzione, anche tramite la formazione, la sensibilizzazione e l’informazione. Tali compiti sono rivolti non solo agli addetti ai lavori ma anche a tutta la popolazione", annotano Merlo e Mossi Nembrini, ricordando che "le cifre sulla violenza domestica in Svizzera, rese note dalla Confederazione lo scorso ottobre, riferiscono che circa il 40% di tutti i reati registrati dalla polizia è classificato come violenza domestica". Insomma, se si vuole "davvero contribuire al cambiamento della società e ad arginare la violenza domestica, è fondamentale avere un numero sufficiente di professioniste e professionisti che si dedicano a ciò in pianta stabile, all’interno della nostra Polizia cantonale", si sottolinea nella proposta di emendamento.

‘Prevenzione da aumentare ulteriormente’

Afferma Tamara Merlo, contattata dalla ‘Regione’: «Crediamo che la prevenzione debba essere ulteriormente aumentata. E questo passa anche dal Servizio violenza domestica della Polizia cantonale, un servizio che col tempo ha sviluppato competenze specifiche e fondamentali. Oggi, dal nostro punto di vista, il numero delle sue unità non è adeguato all’importanza del fenomeno».