Ticino

Nonostante la siccità, la vendemmia 2022 è stata buona

La quantità di uve raccolte è in crescita, la qualità soddisfa Dfe e Interprofessione della vite e del vino. Il prezzo è fissato a 415 franchi a quintale

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(Ti-Press)
24 novembre 2022
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Quella del 2022 è stata una vendemmia lunga e con un buon quantitativo di uva raccolta, la cui qualità mediamente è stata tra il buono e il molto buono. Lo afferma il Dipartimento finanze ed economia in una nota congiunta firmata anche dall’Interprofessione della vite e del vino ticinese, rimarcando come nonostante la lunga siccità estiva e i problemi dovuti ai parassiti fungini "la gradazione media delle uve conferite è stata tra le migliori dall’inizio delle misurazioni". I quantitativi del Merlot, si legge ancora nella nota, "sono stati superiori del 5,7% in confronto al 2021, anche se inferiori del 4,9% rispetto alla media decennale". Nella Svizzera italiana, in totale, la vendemmia 2022 – iniziata a metà settembre, due settimane in anticipo rispetto agli ultimi quattro anni – "ha prodotto 6’237’566 chili di uva, di cui 5’271’955 di Merlot".

La gradazione media del Merlot (22,3 Brix) "risulta nettamente superiore rispetto all’anno scorso", e partendo dalla media ponderata che determina la fissazione del prezzo si è arrivati al prezzo base fissato dall’Interprofessione della vite e del vino ticinese: 415 franchi al quintale. Il valore globale della vendemmia, quindi, "viene stimato in circa 24,8 milioni di franchi per il Ticino e 25,1 milioni di franchi per la Svizzera italiana".

Per quanto concerne la superficie dedicata ai vigneti, ammonta a 1’196 ettari: il Merlot la fa da padrone con il 77% della superficie totale, che solo per il 10,6% è dedicata alle uve bianche.