Presentata la prima mappatura di quanto la scuola fa sulla sostenibilità. Gervasoni: ‘La nostra ambizione è essere esemplari con studenti e territorio’
«La sostenibilità è un tema comune a tutte le università e scuole universitarie, che hanno un ruolo importante nel supportare la società verso uno sviluppo più sostenibile». Per questo e molti altri motivi, la Supsi «nel 2019, attraverso il proprio Consiglio, ha deciso di dotarsi di una Carta della sostenibilità». E oggi al campus di Mendrisio ha presentato il suo primo rapporto di sostenibilità. Uno strumento, annota e aggiunge il direttore generale della Supsi Franco Gervasoni davanti alla stampa, «che mostra il nostro impegno a promuovere questo aspetto all’interno dei nostri mandati e nella gestione della scuola, e la nostra ambizione è essere esemplari con gli studenti, con noi stessi e con il territorio. I margini di miglioramento sono infiniti, e vogliamo guardare al futuro con tanta voglia di fare».
Tre esempi ci sono già, ricorda Gervasoni: «Il campus dove ci troviamo oggi è stato appositamente costruito vicino alla stazione di Mendrisio, per ottimizzare l’uso del trasporto pubblico; con le Ffs abbiamo raggiunto un accordo sugli orari d’inizio dei nostri corsi per favorire l’uso dei mezzi ed evitare affollamenti in orari di punta; al campus di Viganello e a Locarno abbiamo creato degli asili nido». Insomma, «attività concrete che possono essere un esempio», sottolinea Gervasoni. La volontà è quella «di presentare un rapporto ogni due anni, che permetta di descrivere la progettualità, le prese di posizione, quanto viene fatto e dare un segnale rispetto alle attività concrete e all’intenzione di costruire un modo di intendere su un tema che rimbalza ogni giorno ma che merita di essere contestualizzato per avere maggior efficacia».
E a proposito di contestualizzazione ed efficacia, eccolo il rapporto. 145 pagine dense, ricche di testo e analisi, figure e grafici. «Una mappatura che ci permette di sintetizzare tutti gli aspetti relativi alla sostenibilità, frutto di un lungo lavoro che va oltre la semplice presentazione di quello che è lo stato dell’arte» ricorda la coordinatrice per i progetti istituzionali e di sostenibilità Supsi Camilla Belfiore.
Una mappatura che «è l‘inizio di un lungo percorso che ha preso in esame 2019, 2020 e 2021: non dobbiamo illuderci di riuscire a raggiungere tutti i nostri obiettivi in breve tempo» premette la ricercatrice senior del Dipartimento ambiente costruzioni e design Supsi Francesca Cellina, che ha coordinato il progetto e il rapporto. Sul quale, rileva a margine della conferenza stampa a ’laRegione’, «riguardo ai nostri mandati emerge una ricerca già molto ricca, dinamica, attenta ai temi della sostenibilità». Viceversa, «sulla formazione riscontriamo l’opportunità di integrare in maniera molto più trasversale il tema della sostenibilità in tutti i nostri corsi, anche in quelli dove il legame è apparentemente debole». Tra due anni, con il prossimo rapporto, «ci piacerebbe aver raggiunto qualcosa di intermedio, e condiviso con i docenti la necessità di ripensare i piani di studio dando il La a un meccanismo che prenderà i suoi anni, ma che vogliamo far partire».
Per quanto concerne il coinvolgimento degli studenti, «anche qui siamo di fronte a un tema dolente al momento» riconosce Cellina. «La loro vita è già così carica di impegni di studio che non hanno il tempo di riflettere in maniera più libera sulle opportunità che offre una transizione verso una società più sostenibile, ci piacerebbe molto avere diversi nuovi progetti proprio dai nostri studenti per coinvolgerli di più».
Detto dei mandati, sulla gestione «siamo già molto attenti agli aspetti della responsabilità sociale attraverso la flessibilità del lavoro, la disponibilità di spazi per bambini, gli asili nido, la palestra nel nuovo campus di Viganello». Poi, sempre con un occhio al futuro, la speranza di Cellina è che «ci sia una transizione ancora più forte verso la fruizione dei campus a piedi, in bicicletta, col trasporto pubblico... la scelta di essere con un campus qui, a due passi dalla stazione, è un segnale chiarissimo».
Tanti progetti per il futuro, ma come afferma il presidente del Consiglio Supsi Alberto Petruzzella «quando abbiamo cominciato a parlare di sostenibilità ci siamo accorti che la scuola fa già molto: il nostro obiettivo con questo rapporto è fare il punto della situazione, accorgerci di cosa facciamo bene e stilare una lista, importante, di quello che vogliamo fare in più e meglio. Un’occasione importante per festeggiare il nostro 25esimo compleanno».