A oggi in Ticino oltre 1’300 bambini usufruiscono dei percorsi ufficiali, all’insegna di una mobilità sostenibile e più green
Un bus ma a piedi, che segue un percorso con più fermate fino ad arrivare a scuola. È Pedibus, iniziativa che mira a garantire la sicurezza dei bambini sul tragitto casa-scuola. I piccoli vengono infatti accompagnati a scuola, a piedi, da un adulto. A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, nell’imminenza della ripresa delle lezioni, è Caterina Bassoli, coordinatrice di Pedibus Ticino.
Pedibus, progetto avviato più di vent’anni fa in Svizzera romanda e introdotto nel 2015 anche nel nostro cantone, è promosso dall’Associazione traffico e ambiente. I bambini si riuniscono alla fermata più vicina al loro domicilio e aspettano l’adulto che li accompagnerà nel tragitto verso la scuola. «Il progetto presenta molti vantaggi – sottolinea Bassoli –. Permette ai bambini, ad esempio, di prendere confidenza con la strada e di fare una scelta, quella di muoversi a piedi, che fa bene sia all’ambiente che alla loro salute. Inoltre consente ai genitori di fare dei turni in modo da aiutarsi a vicenda e venire incontro alle rispettive esigenze. A oggi solo in Ticino sono presenti più di cento linee Pedibus con più di 1’300 bambini. E questi sono solo i percorsi ufficiali di coloro che si sono annunciati sul sito. Tanti altri sono quelli indipendenti. Segno che le persone capiscono l’utilità del progetto». Secondo uno studio del 2017 commissionato da Ata, coloro che decidono di aderire a questa iniziativa saranno poi più propensi a fare scelte ecosostenibili soprattutto a livello di mobilità. Un’iniziativa che guarda al futuro, un futuro un po’ più green, con bambini che oggi grazie a Pedibus vengono stimolati a fare una scelta di mobilità appunto sostenibile.
Pedibus è anche un’iniziativa sociale molto importante dopo il periodo di lockdown. «Visto che viene affrontato in gruppo, il percorso casa-scuola permette ai bambini di creare fra di loro dei legami, e anche i genitori imparano a collaborare tra di loro e quindi a conoscersi meglio», rileva la coordinatrice del progetto. Non solo. Nel 2018 è nato il progetto ‘Pedibus intergenerazionale’, per il quale Ata collabora con il Cantone e Pro Senectute: progetto che coinvolge, sempre a titolo volontario, persone già in pensione, così che possano sentirsi utili e mantenersi attive.
Sul sito di Pedibus Ticino (https://pedibus.ch) si può registrare il proprio percorso, in modo che sia visibile anche ad altre persone che vogliono partecipare con i loro piccoli. Appare una cartina interattiva in cui sono indicati i vari percorsi e la persona di riferimento per ognuno di essi. A coloro che si iscrivono viene dato gratuitamente del materiale per la sicurezza di bambini e adulti, come ad esempio i cartelli per indicare i vari punti di ritrovo e i relativi orari. Cartelli che rendono attenti gli automobilisti alla presenza di bambini sulla strada. Nel materiale fornito ci sono anche dei fogli, che possono essere stampati, in cui è possibile indicare i vari turni per i genitori e i nomi dei bambini per ogni fermata. «Un progetto che si sta ampliando sempre di più, ma che può e deve continuare a coinvolgere adulti e bambini, per tutelare la loro sicurezza e il loro futuro», auspica Bassoli.
In collaborazione con Pedibus, Ata, Pro Velo Ticino e La Lanterna Magica sono state inoltre organizzate tre serate di ‘ciclo cinema’: un cinema che funziona pedalando da fermi, ovvero si pedala per generare l’energia necessaria a riprodurre il film. Le tre tappe saranno domani in Capriasca, a Cagiallo, alle 20.30; domenica allo stesso orario in Val Verzasca, a Sonogno; e lunedì sera alle 20.30 in Piazza Lago a Caslano.