Interpellanza del Centro tra bisogni idrici, rispetto delle linee guida e un futuro con, forse, nuovi concetti e piante con meno bisogno d’acqua
L’emergenza siccità in questa caldissima estate continua, e "occorrono misure di adattamento per i giardini pubblici e privati: cosa fa il Cantone?". A chiederlo al Consiglio di Stato, con un’interpellanza, sono i deputati del Centro/Ppd Maddalena Ermotti-Lepori, Giovanni Berardi e Giorgio Fonio. Anche la Svizzera, "ricca d’acqua per antonomasia, si trova ad avere problemi di approvvigionamento idrico: non siamo abituati a questa situazione, occorre anche qui un cambiamento di mentalità. Pensiamo che molti giardini vengono ancora annaffiati con sistemi a spruzzo, molto poco efficienti", si legge nel testo dell’atto parlamentare.
I tre granconsiglieri citano il presidente di Jardin Suisse Ticino, Fabio Forni, che recentemente "ha dichiarato che siccome con il cambiamento climatico i fenomeni di siccità saranno sempre più frequenti, ‘bisogna optare per piante che hanno bisogno di meno acqua’; bisogna inoltre verificare che le piante secolari che troviamo negli abitati, abbiano acqua a sufficienza".
Un esempio su tutti: "Dovremo forse abbandonare il classico tappeto verde all’inglese, che come dice il nome è adatto al clima umido continentale, ma non corrisponde al nostro clima tendenzialmente mediterraneo".
Ebbene, "di fronte a questa emergenza, alcuni Comuni si sono già attivati per dare informazioni e suggerimenti alla popolazione". E viene citato l’esempio "virtuoso" di Gordola, Comune che fa riferimento "anche al tema dello ‘xeriscaping’, un metodo di approccio alla gestione del territorio e del paesaggio, che consente di risparmiare acqua". Non solo, perché "offre molti consigli e suggerimenti, in particolare sulla base dell’esperienza degli Stati Uniti, non solo su quali tipi di tappeti verdi, alberi e arbusti sia opportuno piantare nei giardini nuovi, ma anche su come risparmiare acqua nei giardini esistenti".
Insomma, "soluzioni ce ne sono". Ed Ermotti-Lepori, Berardi e Fonio chiedono al governo quanto e come intenda attivarsi a livello informativo, nel far rispettare i principi di cura del verde, allestire linee guida per nuovi giardini che utilizzino piante con meno bisogno di acqua e se si sia pensato a proteggere gli alberi secolari nei terreni di proprietà del Cantone negli abitati.