Di fronte all’emergenza siccità occorrono misure di adattamento per i giardini, pubblici e privati: con i colleghi Berardi e Fonio abbiamo dunque interpellato il Consiglio di Stato, per capire cosa pensa di fare.
Sappiamo certo che sono prioritarie e urgenti le misure per frenare il cambiamento climatico, ma purtroppo esso è già in atto e dunque sono indispensabili anche misure di adattamento.
Anche la Svizzera, ricca di acqua per antonomasia, si trova ad avere problemi di approvvigionamento idrico, i fenomeni di siccità saranno sempre più frequenti, ma noi non siamo abituati a questa situazione. Occorre dunque cambiare approccio, mentre noi siamo stati abituati ad avere acqua in quantità illimitata, e ragioniamo ancora di conseguenza: le soluzioni ci sono, ma bisogna conoscerle.
Oggi riscontriamo gravi difficoltà per gli alpeggi e per l’agricoltura, ma anche i giardini, privati e pubblici, ne risentono, tanto più nei comuni dove è ora proibito annaffiare prati e giardini. Bisogna dunque optare per piante che hanno bisogno di meno acqua, oltre che verificare che le piante secolari che troviamo negli abitati abbiano acqua a sufficienza. E anche per i giardini esistenti vi sono utili suggerimenti per risparmiare acqua (oltre che energia e denaro): bisogna però che la popolazione sia informata.
Ad esempio, lasciando l’erba più alta per ridurre l’evaporazione, tagliandola meno frequentemente, irrigando di sera/mattina e non durante il giorno, o irrigando goccia a goccia eccetera.
In sintesi, abbiamo chiesto al Cantone se non intende attivarsi per far arrivare a tutti gli addetti ai lavori le informazioni sul risparmio idrico nei giardini; se nella cura del verde pubblico questi principi sono rispettati e il personale addetto è informato, se vi sono linee guida per i nuovi giardini o terreni a giardino nelle proprietà del Cantone (pensiamo anche alle rotonde, ai terreni intorno alle scuole cantonali, a quelli intorno agli uffici, ai parchi) in modo da utilizzare piante che hanno meno bisogno di acqua, e se si è pensato a proteggere gli alberi secolari nei terreni di proprietà del Cantone negli abitati.