Ticino

Il Cantone apre ai bitcoin: ‘Pagamenti limitati, per ora’

Sarà possibile pagare alcune tasse amministrative online. ‘Si tratta di un progetto pilota, per ora gli importi sono limitati e non toccano le imposte’

(Ti-Press)
7 luglio 2022
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Anche il Cantone apre alla possibilità di effettuare pagamenti in criptovalute. Seguendo l’esempio di Chiasso e Lugano, il Dipartimento delle finanze ha lanciato un progetto pilota che permetterà ai cittadini di procedere al pagamento di alcune tasse amministrative anche tramite cripto. «Si tratta di operazioni con importi non oltre i 50-60 franchi, per questo non è stato necessario fissare un limite di spesa massima» spiega a ‘laRegione’ Roberto Bevacqua, capo della sezione delle finanze. Situazione quindi diversa rispetto a quelle di Chiasso e Lugano, dove è possibile anche pagare le imposte attraverso queste valute virtuali. «Nel nostro caso si tratta solo di alcune tasse amministrative già incassate online, ad esempio, dall’ufficio imposte alla fonte e del bollo». A richiedere questa possibilità era stata una mozione di Paolo Pamini (Udc) approvata dal Gran Consiglio nell’aprile 2021. "Un segnale di fiducia sulla tecnologia blockchain e sulla criptovaluta all’imprenditoria e la piazza economica", affermava nel testo. In un periodo segnato dalla grande volatilità di queste valute, è di oggi la notizia che una delle più importanti società statunitensi di prestiti di criptovalute (Voyager) ha dichiarato bancarotta, non è un rischio aprire a questi pagamenti? «Una volta ricevuto il versamento in criptovalute si procede subito a convertire l’importo in franchi. Questo permette di limitare notevolmente i rischi dovuto alle fluttuazioni delle valute. È un obbligo anche etico, visto che gestiamo soldi pubblici e dobbiamo avere la maggior sicurezza possibile». L’intenzione del progetto è anche quella di accumulare esperienza per poi valutare se eventualmente estendere questo servizio anche ad altre entrate dello Stato. A differenza di quanto fatto dalla Città di Lugano con Tether, il Dipartimento delle finanze non ha siglato una partnership con un’azienda privata.