Ticino

Conferenza per l’Ucraina, ‘meno disagi possibili per Lugano’

Il punto a due settimane dall’inizio della Ukraine Recovery Conference del 4-5 luglio. Il Parco Ciani e Palazzo dei Congressi saranno zona rossa

(Ti-Press)
20 giugno 2022
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Il Dfae e le autorità cantonali hanno organizzato una conferenza stampa per illustrare lo stato dei lavori preparatori, a due settimane dall’inizio della Ukraine Recovery Conference, prevista il 4-5 luglio a Lugano.

Nell’intervento iniziale il presidente della Confederazione e responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) Ignazio Cassis ha ricordato la grande tradizione umanitaria della Svizzera nel cui solco si inserisce la conferenza di Lugano, e sottolineato come il Ticino stia dando grande prova sotto questo punto di vista, accogliendo un numero di profughi ucraini superiore a quello prefissato. Per Cassis, l’organizzazione della URC2022 è il "contributo svizzero" alla stabilità in Europa e nel mondo. I metodi e i principi della ricostruzione saranno definiti durante i due giorni della conferenza, ha aggiunto il consigliere federale ticinese. Dal canto suo il consigliere di Stato Norman Gobbi ha sottolineato come l’URC2022 sarà l’occasione per il Ticino di dare prova di grande capacità di organizzazione anche di importanti eventi internazionali.

Simon Pidoux, ambasciatore speciale responsabile della URC2022 ha sottolineato come la Conferenza non sarà una quinta edizione di quelle svolte in precedenza, ma qualcosa di nuovo data l’evoluzione della situazione internazionale. Dal canto suo, Térence Billeter, ambasciatore, Capo Task Force URC2022, ha presentato in dettaglio il programma organizzativo della Conferenza, sottolineando anche l’ampio spazio dedicato agli eventi culturali nella parte finale della giornata di lunedì.

Dal punto di vista della sicurezza, il comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi sottolinea che l’obiettivo è limitare il più possibile i disagi alla popolazione pur mantenendo un alto livello di sicurezza. Saranno previste zone rosse, nelle quali non sarà possibile l’ingresso per chi non è accreditato alla conferenza, corrispondenti al Parco Ciani e all’area limitrofa al Palazzo dei Congressi, e zone blu adiacenti al Palazzo dei Congressi e al Parco Ciani nelle quali non vi saranno limitazioni al movimento ma sarà messo in atto un maggior livello di sicurezza e potrebbero essere svolti dei controlli nei confronti dei turisti. Limitata anche la navigazione a 200 metri di fronte al Parco Ciani. Sarà attiva anche una help-line al numero 0848 14 95 95, attiva da martedì 28.6 a martedì 5.7 dalle 6 alle 22. Nessuna chiusura è stata ordinata per le attività commerciali.

Dal punto di vista dei costi, il presidente della Confederazione, rispondendo a una domanda, ha precisato che si parla di "alcuni milioni di franchi" ma che la cifra dipenderà da dettagli ancora da definire, ad esempio la composizione delle delegazioni e di conseguenza l’entità del dispositivo di sicurezza.