Luganese

Conferenza sull’Ucraina, Berna blinda Lugano

Per garantire la sicurezza in riva al Ceresio, il Consiglio federale mette a disposizione 1’600 soldati

Lugano osservata speciale
(Keystone)
10 giugno 2022
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La Conferenza sull’Ucraina del 4 e 5 luglio si terrà in una Lugano blindata. Viste le tensioni internazionali, il Consiglio federale ha deciso che rifonderà al Ticino buona parte (80%) delle spese per la sicurezza, mettendo a disposizione fino a 1’600 soldati a titolo sussidiario e garantendo la sicurezza dello spazio aereo.

La decisione odierna è dovuta al carattere ‘straordinario’ di questo appuntamento. All’Ukraine Recovery Conference (Urc2022) – Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina – sono infatti attesi rappresentanti di alto livello di circa 40 Paesi e 20 organizzazioni internazionali.

Sicurezza, Berna pagherà l’80%

Poiché la Svizzera è tenuta a garantire la sicurezza delle persone che godono di una protezione speciale, il governo ha deciso di considerare la conferenza un evento straordinario ai sensi dell’Ordinanza sulla protezione di persone ed edifici di competenza federale.

Ciò consente alla Confederazione di partecipare alle spese che saranno sostenute dal Ticino per garantire la sicurezza nell’ambito del suo mandato di protezione. La Confederazione contribuirà nella misura dell’80%. L’indennità sarà versata per il tramite di un credito aggiuntivo che verrà compensato all’interno del Dipartimento federale di giustizia e polizia.

Polizia ticinese responsabile

La direzione generale dell’operazione spetta alle autorità ticinesi, in particolare alla Polizia cantonale, che potrà contare sul sostegno dell’Ufficio federale di polizia fedpol, del Dipartimento federale della difesa, dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) e del Servizio delle attività informative della Confederazione per valutare e adeguare il dispositivo di sicurezza.

La Polizia cantonale sarà sostenuta da forze d’intervento della Polizia di Confederazione e Cantoni, da militari e dal Corpo delle guardie di confine. Oltre ai 1’600 militi messi a disposizione, l’esecutivo ha stabilito una restrizione temporanea dell’uso dello spazio aereo che si applicherà, a seconda delle necessità, dal 1° all’8 luglio e riguarderà la regione di Lugano.

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