40 milioni di investimento entro il 2035, per soddisfare tramite autoconsumo quasi il 50% del fabbisogno di elettricità creata da energia rinnovabile
40 milioni di franchi di investimento entro il 2035, con l’obiettivo di sfruttare dove è possibile il potenziale fotovoltaico offerto dai tetti degli immobili dell’Amministrazione cantonale. Si concretizza così la collaborazione tra Azienda elettrica ticinese (Aet) e la Sezione della logistica del Cantone Ticino per la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Cantone al fine di produrre energie alternative.
Il dettaglio è stato reso pubblico in un incontro con il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta, il direttore di Aet Roberto Pronini e il Capo della sezione della logistica Giovanni Realini. Con questi 40 milioni "lo scopo è il raggiungimento di una potenza installata di 20 MWp, corrispondente a una produzione annua di circa 20 GWh di energia elettrica". Tradotto: si tratta di un volume di nuova energia rinnovabile "che permetterà al Cantone di coprire, tramite autoconsumo, quasi il 50% del fabbisogno di elettricità".
L’accordo tra Sezione della logistica e Aet "prevede che a quest’ultima venga concesso l’utilizzo delle superfici ritenute idonee per un periodo di 30 anni. L’azienda sarà responsabile della progettazione, della realizzazione e della manutenzione degli impianti e assumerà l’intero onere degli investimenti derivanti". Il Cantone "beneficerà di una stabilizzazione del prezzo di acquisto dell’energia elettrica sul lungo periodo", l’Aet dal canto suo "potrà sfruttare la produzione di nuovi impianti per regolare la rete". Un altro passo in avanti "nella direzione di un approvvigionamento al 100% rinnovabile".