La campagna di prevenzione mira soprattutto a giovani e turisti, ‘le categorie più a rischio’. Attenzione particolare alla foce del Cassarate
Il 2021 è stato un "annus horribilis" per quanto riguarda gli annegamenti in Ticino, con 9 vittime (5 nei laghi, 3 nei fiumi e 1 in piscina). Un bilancio che ha spinto le autorità ad aumentare gli sforzi per la campagna di prevenzione "Acque sicure" del 2022. È quanto emerge dalla conferenza stampa di presentazione, avvenuta questa mattina al circolo velico di Lugano. «Un luogo – ha spiegato il direttore del Dipartimento delle istituzioni (Di) Norman Gobbi – che la scorsa estate è stato il tragico teatro di alcuni annegamenti». E proprio la spiaggetta sulle rive del Cassarate sarà al centro di alcune delle novità più importanti, come la presenza di pattugliatori durante i fine settimana e le giornate più affollate. «Il nostro territorio può sembrare una località marittima agli occhi degli stranieri, ma non è così. Dobbiamo far capire che ci sono dei pericoli, come le correnti dei fiumi, senza però spaventare chi arriva qui per trascorrere le vacanze». Sono infatti i turisti la categoria maggiormente a rischio, come mostrano i dati relativi agli annegamenti dello scorso anno. «9 incidenti mortali è un numero decisamente elevato. La media degli ultimi anni è stata intorno alle 5 unità. Il profilo più a rischio, lo dimostrano i dati, è quello del giovane turista che entra in acqua per svolgere attività sportiva», ha affermato il presidente della commissione cantonale "Acque sicure" Boris Donda. Un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale, dove gli annegamenti sono scesi da 46 (2020) a 37 (2021). Proprio il grande afflusso di turisti avvenuto la scorsa estate, hanno spiegato le autorità, è stato all’origine di un numero così alto di annegamenti.
Ma come agire per ridurre il più possibile questi incidenti? «La parola d’ordine è: prevenzione. Dobbiamo raggiungere specialmente la popolazione più giovane», ha dichiarato la capoprogetto della commissione cantonale "Acque sicure" Fabienne Bonzanigo. «Abbiamo messo in campo un impegno supplementare rispetto allo scorso anno. Agiremo attraverso diversi canali, puntando molto anche sui social con la creazione di una pagina su Instagram e una su Facebook». I volantini informativi, che si potranno trovare a tutti gli eventi legati all’acqua, da quest’anno saranno tradotti (oltre che in tigrino, farsi, arabo e somalo) anche in russo e ucraino. Una scelta necessaria visto il grande numero di rifugiati che trascorrerà l’estate in Ticino. Ad essere potenziata sarà anche la cartellonistica, che raggiungerà i turisti in viaggio verso il Sud delle Alpi ancora prima di varcare il Gottardo. «Vogliamo essere al passo con i tempi, ad esempio sensibilizzando già ora sui rischi dello stand-up paddle. Da noi non ha ancora causato incidenti, ma la Suva lo segnala come possibile origine di infortuni agli arti superiori».
«Noi cerchiamo di fare il massimo, ma la responsabilità finale resta di chi entra in acqua. L’invito è a tenere sempre gli occhi aperti su quello che ci sta succedendo intorno», ha aggiunto il municipale di Lugano Tiziano Galeazzi. La Città ha avviato un nuovo programma di prevenzione, in collaborazione con il Cantone, dopo che la scorsa estate due persone hanno perso la vita nella zona del delta del Cassarate. «È un punto sensibile, ma sfatiamo il mito dei mulinelli. Non ce ne sono. Gli elementi di rischio son altri: corrente, sbalzo termico e fondo instabile». Oltre alla presenza dei pattugliatori, che «non sono bagnini, visto che ci troviamo in acque libere», è stata potenziata anche la cartellonistica. «Abbiamo scelto un’immagine ad effetto, ma permette di far capire il messaggio senza bisogno di grandi spiegazioni». Dal 2006, quando la foce è stata riqualificata, sono stati 6 gli annegamenti (2 solo nel 2021). «È una zona che attira molto. Per questo l’attenzione deve essere massima».