Dopo la decisione del Nazionale, la Gioventù socialista: ‘Vuol dire che si può: dopo tre mesi la nostra richiesta di gratuità a scuola è ancora ferma’
In attesa della decisione del Consiglio degli Stati, la riduzione dell’Iva per assorbenti e tamponi dal 7,7% al 2,5% decisa dal Consiglio nazionale il 10 maggio è "un passo avanti verso la gratuità" secondo la Gioventù socialista ticinese, che in una nota "si ritiene soddisfatta per questa misura" perché è un segnale verso "la messa a disposizione di prodotti igienici gratuiti per tutte le persone con le mestruazioni".
Detto ciò, "non è abbastanza". Perché "le persone non devono pagare un prezzo per il proprio corpo e il suo funzionamento". E, spostandosi in Ticino da Berna, la cauta soddisfazione diventa delusione: "Con una lettera firmata dai comitati studenteschi e consegnata il 17 gennaio al Consiglio di Stato e una petizione forte di 1’628 firme consegnata alla cancelleria il 3 marzo, la Giso rivendica la messa a disposizione di prodotti igienici per le mestruazioni gratuiti nelle scuole pubbliche cantonali, quali medie e medie-superiori". Ebbene, "dopo oltre tre mesi non ci è ancora stata fornita una risposta. Come abbiamo potuto vedere dalla nuova misura approvata dal Consiglio nazionale, il tema dell’accesso ai prodotti igienici gratuiti è estremamente attuale. Alcuni paesi come la Svezia hanno già attuato un sistema simile; anche in Svizzera alcune università e politecnici sperimentano la messa a disposizione gratuita di assorbenti e tamponi. La nostra richiesta è attuabile, dunque ora tocca anche al Ticino". E quindi "la lettera e le firme consegnate necessitano una risposta al più presto".