Per il programma di cooperazione transfrontaliera tra Ticino, Grigioni, Vallese e le regioni confinanti italiane più coinvolgimento della società civile
Il Comitato di sorveglianza del Programma di cooperazione Interreg Italia-Svizzera, in cui la Regione Lombardia riveste il ruolo di Autorità di gestione, ha ufficializzato la proposta per il periodo 2021-2027. "Attraverso un lavoro proficuo fatto dalla Task force in questi mesi – commenta Massimo Sertori, assessore regionale lombardo con delega alla Confederazione Elvetica – siamo arrivati a determinare un documento unitario e condiviso da presentare alla Commissione europea per andare ad affrontare la nuova programmazione Interreg 2021-2027". Al Programma partecipano, insieme alla Regione Lombardia, le Regioni Piemonte (con le province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli), Valle D’Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano e i cantoni Vallese, Ticino e Grigioni. Si legge in una nota della Regione Lombardia: "Tutte le amministrazioni partner, attraverso i loro referenti, hanno costruito in modo condiviso il testo che si proporrà alla Commissione europea per l’avvio del negoziato e ai competenti organismi svizzeri per lo stanziamento dei finanziamenti cantonali e federali". Le principali novità del Programma sono rappresentate dalla volontà di ascolto delle esigenze specifiche dei territori, tenuto conto delle aree funzionali individuabili lungo il confine, e di maggiore coinvolgimento della società civile, anche mediante lo strumento dei piccoli progetti e dei progetti a dimensione finanziaria ridotta, nonché dalle misure di semplificazione degli adempimenti in capo ai beneficiari e alle amministrazioni. Trasversali al Programma saranno i temi della digitalizzazione e dell’economia circolare e si prevede altresì un ruolo di partecipazione attiva dei giovani.