Ticino

Commercio, il miglioramento degli affari è percepibile

Il 2021 si è chiuso meglio del previsto, ma la pandemia e le vendite online creano incertezza per il futuro

Il secondo dicembre caratterizzato dalla pandemia
(Archivio Ti-Press)
10 febbraio 2022
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L’ultimo trimestre del 2021 si è chiuso piuttosto positivamente per l’intero settore del commercio al dettaglio ticinese. In particolare il numero di medi e grandi negozi che hanno registrato una situazione degli affari positiva è il più elevato degli ultimi anni, nonostante la crescita contenuta in termini di volumi di vendita. Anche per i piccoli negozi tornano a crescere i volumi di vendita e l’affluenza dei clienti. Infine gli indicatori prospettici risultano piuttosto pessimisti, sia in termini di situazione degli affari sia in termini di occupazione.

Secondo i dati raccolti dall’indagine congiunturale del Kof – e resi noti dall’Ufficio cantonale di statistica – nel corso del mese di gennaio, i commercianti soddisfatti della situazione degli affari sono aumentati rispetto all’indagine precedente e sono diminuiti gli insoddisfatti. Ne risulta un saldo, nazionale e cantonale, positivo e cresciuto rispetto alla precedente rilevazione. Distinguendo i commerci ticinesi secondo la loro dimensione si conferma il miglioramento della situazione degli affari: fra i medi e grandi commercianti si osserva il saldo positivo più elevato degli ultimi anni; fra i piccoli commercianti risulta una maggioranza di chi valuta buona la situazione degli affari. Dopo diversi mesi caratterizzati da previsioni positive, la maggior parte dei commercianti ticinesi valuta comunque la situazione degli affari nei prossimi sei mesi in peggioramento. Un risultato che si riscontra in tutti i tipi di negozi indipendentemente dalla loro dimensione.

Sul fronte dell’occupazione si osserva un aumento del numero di imprenditori che reputano ‘insufficienti’ i livelli d’occupazione, anche se la maggioranza li valuta comunque adeguati.

La presidente di Federcommercio Lorenza Sommaruga riconosce che dicembre si sia confermato il mese più importante dell’anno. “Ciò malgrado, si è registrato un calo di frequenza nei negozi e nelle città con relativa diminuzione del fatturato”, si legge nella nota Ustat. Una situazione messa in relaziona al clima di incertezza causato dal perdurare della pandemia e dal fenomeno degli acquisti online. I commercianti che sono riusciti a intercettare il cambio di modalità di acquisto della clientela, magari “proponendo le loro merci tramite social, hanno potuto approfittare anche di questi mezzi per aumentare il loro successo”.

“Con il 2021 – continua Sommaruga – si conclude un anno di successi e di rinnovato impegno, ma anche di sacrifici. Clienti e commercianti mantengono pazienza e disciplina nel mantenere in vigore ogni mezzo utile per evitare i contagi, ma le sfide per il presente e futuro rimangono impegnative. Prudenza e cautela nel procedere sono doverose, incertezza e costi delle materie prime annunciate non si possono sottovalutare, il telelavoro reso nuovamente obbligatorio può ulteriormente influire negativamente e incentivare agli acquisti online”.