Ticino

Turismo, un sostegno in più a chi fa la svolta ‘green’

Il credito quadro per gli investimenti sale di due milioni a 18 per il periodo 2022-2025. La sostenibilità ambientale criterio per favorire il cambiamento

Un modo per intercettare la domanda di turismo sostenibile
(Archivio Ti-Press)
1 febbraio 2022
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Mezzo milione di franchi in più l’anno per gli investimenti turistici. E questo per i prossimi quattro anni. Sale così da 16 a 18 milioni di franchi il credito quadro per il periodo 2022-2025 dedicato al sostegno degli investimenti nelle strutture turistiche ticinesi. Invariato a 24 milioni invece il credito quadro – sempre per il periodo 2022-2025 – per il finanziamento delle attività di promozione svolte dall’Agenzia turistica ticinese. È quanto propone il rapporto firmato ieri dalla Commissione della gestione sul messaggio presentato del Consiglio di Stato. Rapporto che porta la firma di Maurizio Agustoni (Ppd), Ivo Durisch (Ps), Alessandra Gianella (Plr) e Stefano Guerra (Lega).

Per rimanere agli investimenti, «l’importo annuo di 4,5 milioni rimane comunque inferiore di 1,5 milioni l’anno rispetto ai periodi precedenti, in particolare tra il 2000 e il 2014», precisa Alessandra Gianella.

Il settore turistico, si ricorda nel rapporto, è una componente importante dell’economia ticinese visto che occupa oltre 22mila dipendenti (il 12% del totale dei posti di lavoro) e genera circa 2,1 miliardi di franchi di valore aggiunto (il 10% del Pil cantonale). Si contano circa 380 alberghi con 18mila posti letto e altri 40mila letti in case di vacanze, Bed&Breakfast, capanne alpine, ostelli e 38 campeggi. In totale sono 8,5 milioni i pernottamenti l’anno. Cifre, si precisa, che generano un indotto economico molto rilevante per il Ticino e “lo stimolo della domanda turistica è fondamentale”. Il comparto, lo ricordiamo, ha subito gli effetti negativi della pandemia soprattutto nel 2020. L’anno seguente il settore ha saputo reagire beneficiando di un balzo notevole dei pernottamenti (+94%) e dell’ottima domanda interna. Il sostegno pubblico fu fondamentale in quella fase di crisi. Una domanda che in linea con i cambiamenti di abitudine e di sensibilità dei viaggiatori sta diventando sempre più green o meglio, più sensibile alle questioni della sostenibilità ambientale. E proprio per intercettare questo tipo di clientela e aiutare le infrastrutture ad adeguare la loro offerta, la Gestione oltre a rinnovare il credito quadro, conferma la prassi di concedere un contributo a fondo perso compreso tra il 10 e il 20% alle strutture che ne fanno richiesta e va oltre proponendo un bonus aggiuntivo – valutato caso per caso – per sostenere progetti “che comprendono un percorso certificato verso una maggiore sostenibilità delle strutture, come si è fatto in passato per progetti che presentavano una forte componente di integrazione sociale”. «Per valutare la sostenibilità di questi progetti, suggeriamo di prendere in considerazione i criteri di Svizzera Turismo definiti ‘Swisstainable visto che tante strutture ticinesi già si fregiano di questo label di sostenibilità», precisa ancora Alessandra Gianella. «La percentuale massima di finanziamento a fondo perso dovrebbe essere del 20%, la stessa che è prevista esclusivamente per le strutture ubicate in regioni periferiche», afferma invece il capogruppo socialista Ivo Durisch. «Nel rapporto invitiamo comunque il governo, coerentemente con quanto sta facendo in altri ambiti, a emanare criteri vincolanti», aggiunge Durisch. Lo stesso auspicio la Gestione lo formula all’indirizzo dell’Att e delle Organizzazioni turistiche regionali (Otr). In pratica, analogamente a quanto già avviene con Svizzera Turismo, questi enti dovrebbero considerare adeguatamente il criterio della sostenibilità nella definizione della strategia di promozione e sostegno di progetti e iniziative, “evitando in linea di principio di sostenere iniziative e progetti che potrebbero avere un importante e durevole impatto negativo sull’ambiente e il territorio”.

«Passi in questa direzione – precisa Gianella – sono già stati fatti. Penso alla pagina web sul sito www.ticino.ch dedicata all’offerta green già esistente e che indica al turista come ridurre l’impatto ambientale viaggiando in modo consapevole o alla collaborazione con Supsi e Centro di competenze agroalimentari Ticino per arrivare a una certificazione di sostenibilità degli operatori turistici sul territorio».