Una mozione chiede di modificare la qualifica di due parti dell’istituto che attualmente sottostanno all’obbligo del certificato 2G
“Al rientro dalle vacanze di Natale, gli allievi – con più di 16 anni – sprovvisti del certificato Covid 2G hanno dovuto interrompere improvvisamente la loro formazione musicale, non potendo più accedere al Conservatorio”, si legge in una mozione con primo firmatario Paolo Pamini (Udc). I mozionanti chiedono al governo che l’istituto venga considerata come scuola e non come ‘attività culturale e da tempo libero’. Questa qualifica è stata data dal Dipartimento educazione cultura e sport (Decs) alla Scuola di musica (Smus) e al Pre-College (Pre) del Conservatorio della Svizzera italiana.
“Gli allievi di oltre 16 anni della Smus e del Pre hanno seguito numerosi anni di formazione impegnativa e i corsi offerti costituiscono una tappa preliminare indispensabile per diventare musicisti professionisti”, ricordano i firmatari. Per questo insistono sul fatto che “non si tratti di attività ricreative ‘da tempo libero’, bensì di una scuola vera e propria che prevede esami annuali consentendo agli studenti il conseguimento di un diploma”.