In occasione della Giornata mondiale lanciato un appello per un mondo più inclusivo e con meno pregiudizi nei confronti di chi soffre di queste patologie
“C’è una disparità di trattamento e di qualità nell’assistenza tra chi soffre di malattie mentali e chi di altre patologie”, scrive il direttore dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (Osc) Daniele Intraina in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, prevista il 10 ottobre. Quest’anno il tema sarà ‘Salute mentale in un mondo ineguale’.
“Anche l’accesso alle cure non trova le stesse opportunità di presa a carico”, prosegue la lettera. “Queste condizioni possono ascriversi a fattori di carattere sociale, culturale o ancora di natura economica”. Al riguardo “l’Osc intende continuare ad adoperarsi per allontanare lo stigma e il pregiudizio che condizionano la qualità di vita delle persone che vivono con disturbi mentali, comprendendo anche la posizione dei loro familiari”.
“In un mondo in cui è sempre più difficile abbattere muri e ideologie radicati nell’immaginario collettivo, c’è la necessità di garantire luoghi dove tessere relazioni paritarie e soddisfacenti, luoghi dove si può partire e ritornare in ogni momento, luoghi accoglienti che le persone descrivono amichevoli, come una seconda casa”, scrive il Club ’74 di Mendrisio. L’associazione, che ha finalità socioterapeutiche, relazionali e inclusive, si unisce all’appello lanciato dalla direzione dell’Osc, dall’Unità di psicologia applicata della Supsi e da Pro mente sana per un mondo più inclusivo nell’ambito della Giornata mondiale.