Per il direttore del Dipartimento sanità e socialità la proposta messa in consultazione da Berna farà molto discutere: ‘Speriamo non faccia litigare’
«La nostra proposta aveva l’obiettivo di dare maggior flessibilità ed era in linea con le richieste di due commissioni alle Camere federali. Prendiamo atto, comunque, di quanto deciso dal Consiglio federale». C’è un po’ di amarezza nelle parole che il direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa affida alla ‘Regione’ per commentare quanto emerso oggi da Berna. Soprattutto sul fatto che è stata confermata la decisione di porre fine alla gratuità dei test il 10 di ottobre, contrariamente a quanto chiesto dal Ticino, vale a dire di estendere il termine al 31 ottobre. «Sarebbe stato più coerente con il termine confermato dallo stesso Consiglio federale a fine novembre per chi è in attesa della seconda dose di vaccino», aggiunge De Rosa. Il quale si concentra su quanto posto in consultazione oggi dal governo federale, a partire dal ‘bonus’ di 50 franchi per chi convince un’altra persona a vaccinarsi. Il direttore del Dss specifica di esprimersi «a titolo personale» quando si dichiara «molto scettico». Il motivo è semplice: «È una misura che sicuramente farà discutere e speriamo che non faccia litigare. Conosciamo bene le tensioni e le discussioni anche animate che avvengono sul tema vaccinazione, l’auspicio è che non diventi controproducente».
Sulle altre proposte messe in consultazione dal Consiglio federale c’è molta apertura e anche una punta di soddisfazione, trattandosi di ambiti nei quali «il Ticino è attivo già da molto tempo». A partire, sottolinea De Rosa, «dalle 170 unità mobili in più proposte da Berna. Noi con il vax-bus e la tendina itinerante ci siamo mossi per tempo, e possiamo testimoniare che è una proposta valida e che in Ticino è stata molto apprezzata: nei 30 giorni di attività ‘on the road’ abbiamo conteggiato 3’600 vaccinazioni, con 120 dosi di media al giorno superando del 20% il nostro obiettivo iniziale». Anche sulla settimana nazionale di vaccinazione la porta è aperta: «Una bella iniziativa - osserva De Rosa -, anche se è un po’ un peccato che arrivi adesso che in alcuni casi si parla già di terza dose. Se penso al Ticino, dove siamo tra i primissimi posti perché sulla popolazione vaccinabile, quindi con più di 12 anni, siamo al 75% di persone immunizzate. Mi chiedo quali possano essere i benefici concreti, sarebbe meglio agire in alcune nicchie ma va bene, tematizzare la questione è sempre positivo».