È il primo evento del genere per cercare di mettere in contatto chi raccoglie ed eroga fondi a scopo benefico
«La filantropia non è solo una donazione monetaria, ma qualsiasi gesto intenzionale per fare del bene al prossimo. Anche il volontariato è filantropia». Così Giorgio Panzera, direttore di cenpro, il centro di competenze non profit in occasione della conferenza stampa di presentazione della Biennale Filantropia strategica che si terrà il prossimo 30 settembre al Palazzo dei congressi di Lugano. Un evento pensato come momento di riflessione, spunti e discussioni attorno al tema della beneficenza, con l’obiettivo di creare una piattaforma di scambio per tutti gli attori del settore non profit. «La Svizzera – ha ricordato Panzera – con le sue numerose fondazioni e con le economie domestiche tra le più generose al mondo per donazioni private, è un Paese dalla grande tradizione filantropica». L’evento, il primo nel suo genere in Ticino, verrà replicato ogni anno e sarà focalizzato una volta – come l’edizione di giovedì prossimo – sugli enti erogatori e un’altra volta su quelli operativi.
La prima forma di fondazione filantropica in Svizzera risale al 1300 quando Anna Seiler di Berna donò un edificio con tredici posti letto per curare i malati di peste. Questo luogo oggi si chiama Inselspital, uno dei principali ospedali d’Europa che è ancora oggi retto da una fondazione. «Un esempio che fa capire che la filantropia significa emozioni, storie diverse ma con un chiaro obiettivo a sostegno di chi ne ha più bisogno», ha continuato Panzera che ha precisato che la Svizzera, con le sue oltre 13’300 fondazioni e le donazioni private da parte delle famiglie di circa 350 franchi in media l’anno, è uno dei Paesi più generosi. «Lo sviluppo filantropico – ha continuato il direttore del cenpro – ha un saldo positivo tra le fondazioni costitute e quelle liquidate, un trend in crescita che fa ben sperare». E il Ticino non è da meno. A livello nazionale si pone al sesto posto per numero di fondazioni: 8’112, in pratica 23,1 fondazioni ogni 10mila abitanti.
E del ruolo del Ticino in questo ambito ha parlato l’avvocato Paolo Bernasconi, segretario della fondazione cenpro. «Anche riguardo alla filantropia si pone il consueto tema della cosiddetta ‘Città Ticino’: spiazzati oppure partecipanti?». «Per non rimanere spiazzati è necessaria una stazione di passaggio tra l’Oltre S. Gottardo e la Regione Insubrica», ha continuato Bernasconi continuando con la metafora ferroviaria. «Zurigo e Milano sono due potenti locomotori anche nel settore della filantropia. Una stazione intermedia nel Ticino interessa le grandi fondazioni erogatrici svizzere, allo scopo di poter equilibrare i propri interventi, attualmente limitati alla Svizzera tedesca e alla Svizzera francese», ha affermato ricordando che a Sud, a Milano, il cosiddetto terzo settore è in continua evoluzione, non soltanto sul piano delle attività, ma anche sul piano delle riforme istituzionali e giuridiche. «Il Parlamento svizzero rimane invece riluttante ad accogliere le interessanti proposte di rinnovamento strutturale e istituzionale», ha sottolineato l’avvocato Bernasconi. «Una stazione ormai funzionante e istituzionalizzata nella forma giuridica della fondazione qual è cenpro, costituisce un interlocutore stabile per gli enti pubblici (Cantone e Comuni)», ha concluso.
Gabriele Gendotti, co-vicepresidente di cenpro, ha ricordato la genesi di questo «primo e unico centro di competenze per organizzazioni non profit». Costituito il primo marzo del 2020, alla vigilia del lockdown per l’epidemia di coronavirus, è diventato in poco tempo un punto di riferimento sia per chi opera nell’ambito del terzo settore, sia il settore pubblico e privato. Ed essendo il mondo della filantropia strategica, ovvero organizzata e mirata a obiettivi specifici, rivolto a trovare donazioni monetarie, non poteva mancare un appoggio finanziario trovato in Credit Suisse che è sponsor principale della Biennale Filantropia strategica 2021. «Siamo convinti che la Biennale sarà un’occasione importante per creare una rete e per confrontarsi sul ruolo della filantropia nella nostra realtà regionale», ha affermato Francesco Andreazzi, responsabile private banking di Credit Suisse per il Sottoceneri.