L’Innovation Park Ticino finalmente associato all’omologa istituzione zurighese. Il primo progetto è dedicato allo sviluppo commerciale dei droni
Sta prendendo forma il progetto Innovation Park Ticino, iniziativa a livello cantonale sviluppata dalla Fondazione Agire – su mandato del Consiglio di Stato – in collaborazione con Usi, Supsi e aziende del territorio.
L’Innovation Park Ticino mira a creare una piattaforma unica per la collaborazione di ricercatori, aziende high-tech e startup, al fine di stimolare attività creative, sviluppare e testare idee sostenibili e innovative e favorire il trasferimento della tecnologia e del sapere. Come sottolineato dal Consigliere di Stato Christian Vitta, grazie a questo ambizioso progetto, perfettamente in linea con la strategia di sviluppo economico del Cantone – che mette al centro l’innovazione, l’imprenditorialità e la messa in rete delle competenze presenti sul territorio a livello accademico, economico e istituzionale – «il Ticino si proietta ancor di più sulla scena internazionale dell’innovazione, potendo attivare collaborazioni di alto livello ed essere sempre più conosciuto e riconosciuto come un polo dell’innovazione». Le ricadute sul territorio saranno importanti: oltre all’indotto economico diretto ci sarà quello della creazione di nuovi posti di lavoro.
Dopo un lungo processo di candidatura, durato oltre un anno, nel mese di novembre 2020 l’organizzazione mantello di Switzerland Innovation ha ammesso la candidatura del Ticino per diventare una sede associata all’Innovation Park di Zurigo. In questi giorni, il Ticino ha siglato con il Parco di Zurigo l’accordo di associazione che decreta ufficialmente l’attivazione del Parco. Lo stesso prevede anche il coinvolgimento dell’Innovation Park Central (con sede a Rotkreuz), posando così la prima pietra miliare per la collaborazione che si instaurerà tra i tre Parchi. La cooperazione mira a un potenziamento delle sinergie dato dalle rispettive eccellenze presenti sui territori e dall’eccezionale posizione strategica sull’asse Nord-Sud che attraversa la Svizzera. Inoltre, essa rafforza le sinergie già esistenti, grazie all’appartenenza del Ticino alla ‘Greater Zurich Area’.
Christian Vitta ha parlato di un «posto in una carrozza di prima classe per un Ticino saldamente connesso all’asse dell’innovazione tra Zurigo e Milano. Oggi si sta seminando e i frutti li raccoglieremo negli anni a venire».
Oggi, i promotori dell’Innovation Park Ticino, insediato al momento presso la Fondazione Agire/Tecnopolo Ticino a Manno, hanno dato il via ufficiale alle prime attività del Parco che sarà implementato in varie fasi. Il presidente Luca Bolzani e il direttore Lorenzo Ambrosini, di Fondazione Agire, hanno presentato il nuovo direttore esecutivo del Parco, Augusto Mitidieri, che entrerà in servizio a metà aprile, rilevando il testimone per la gestione e la messa in opera di tutte le future attività dell’Innovation Park Ticino. Mitidieri arriva dal mondo dell’industria, con una formazione accademica in ingegneria gestionale e una lunga esperienza aziendale maturata in ruoli di responsabilità.
Il piano, a partire dal 2026, è quello di insediare poi il quartier generale del Parco all’interno del Nuovo Quartiere Officine di Bellinzona, al quale sarà dedicata un’area di 25 mila metri quadri. All’interno del quartiere si insedieranno gli uffici, come pure i laboratori e altre aziende che collaboreranno con l’Innovation Park, al fine di creare il fulcro dell’innovazione nelle vicinanze della stazione di Bellinzona, porta d’entrata del Ticino sulla linea ferroviaria di Alptransit. Questa posizione strategica del Parco ridurrà sensibilmente le distanze di collegamento con l’area metropolitana di Zurigo, mentre Lugano, con i suoi campus universitari, sarà raggiungibile in soli 15 minuti di treno. Firmata anche una lettera d’intenti con Arexpo, società pubblica italiana proprietaria dell’area dell’Expo di Milano dove oggi si sta sviluppando il Mind (Milano Innovation District) focalizzato su ’Lifescience’ e ‘Smart City’. In pratica l’omologo del parco zurighese. Da qui il ruolo del Ticino di ponte tra l’Italia e il nord delle Alpi.
Il primo centro di competenza dello Switzerland Innovation Park Ticino è lo ‘Swiss Drone Base Camp’ (Sdbc) e sarà localizzato presso l’aeroporto di Lodrino. Il Municipio di Riviera infatti ha attivato la procedura federale finalizzata al rilascio dell’autorizzazione a gestire l’ex aerodromo militare, ora chiamato Riviera Airport. Entro fine anno il Comune sarà quindi a tutti gli effetti l’esercente civile e ciò permetterà alle aziende basate di avere sicurezza sulla continuità e di dar inizio allo sviluppo di alcune nuove attività. Con industrie del settore e in stretta collaborazione con Supsi, Usi e altri istituti accademici, intende diventare la piattaforma per lo sviluppo di concetti all’avanguardia e il supporto di progetti nel campo dei droni, ovvero nel potenziale commerciale di questi apparecchi.
«Siamo convinti che in un futuro molto vicino i droni faranno parte della nostra vita quotidiana, dispiegando un sacco di nuove possibilità per aziende, città, comunità e persone», ha affermato Enzo Giannini, presidente dell’Associazione Swiss Drone Base Camp. «Nei prossimi mesi partiranno mesi le prime formazioni, l’installazione di alcune aziende in loco, l’implementazione di infrastrutture, la comunicazione e probabilmente un primo evento in autunno. Tutto questo implicherà anche le prime assunzioni e diverse ricadute economiche nella regione», ha affermato Giannini.