Ticino

La Svizzera prende sul serio la minaccia delle mafie

Lo ha sostenuto la consigliera federale Keller-Sutter rispondendo al consigliere nazionale Rocco Cattaneo

(Ti-Press)
14 giugno 2021
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Il Consiglio federale prende sul serio la minaccia delle organizzazioni mafiose. Lo ha sostenuto oggi al Consiglio nazionale la consigliera federale Karin Keller-Sutter rispondendo a un quesito sul tema di Rocco Cattaneo (PLR/TI).

A riprova di quanto affermato, la ministra di giustizia e polizia ha citato l'inasprimento delle pene per questo tipo di reato (fino a 20 anni di reclusione al posto dei cinque attuali), come anche la rafforzata cooperazione con l'Italia e le polizia cantonali e le varie istanze dell'amministrazione federale che potrebbero essere interessate (migrazione, ecc.). Le autorità si occupano anche di sensibilizzare tutti gli attori interessati, da quelli privati a quelli pubblici, sul fenomeno e sul modus operandi delle organizzazioni mafiose.

Nella sua domanda, Cattaneo ricordava le recenti dichiarazioni della responsabile della polizia federale, Nicoletta della Valle, pronunciate a Lugano secondo cui la polizia e la giustizia non disporrebbero dei mezzi necessari per lottare contro questo fenomeno. A Lugano è attivo dall'inizio dell'anno, negli spazi dell'Università della Svizzera italiana, un Osservatorio ticinese sulla criminalità organizzata.

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