Ticino

Trattamenti obbligatori della vite, i Verdi interrogano il Governo

Secondo il gruppo vi sarebbe una minaccia per gli insetti. Per la Sezione dell'agricoltura basta rispettare le indicazioni per evitare effetti problematici

(Ti–Press)
10 giugno 2021
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‘Salviamo la vite ma sacrifichiamo le api?‘. È questo il titolo dell'interrogazione che il gruppo dei Verdi ha inoltrato al Consiglio di Stato in merito agli imminenti trattamenti obbligatori contro la flavescenza dorata.

"L’apparente superficialità con cui sono stati organizzati comunicazione e trattamenti, che speriamo non sia figlia di una ponderazione degli interessi economici, sembrerebbe non tener conto che la situazione ambientale in Svizzera non permette di continuare a questa stregua – si legge nel testo – Un terzo delle specie botaniche sono ormai minacciate di estinzione; il 50% delle piante legate agli agroecosistemi sono minacciate; negli ultimi 30 anni la biomassa degli insetti è diminuita del 70%; il 40% degli insetti è iscritto nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione e numerosi uccelli legati ai sistemi agricoli sono estinti o fortemente minacciati. Non possiamo quindi permetterci nessuna leggerezza”.

Inoltre il gruppo si dice preoccupato per il fatto che “davanti a un problema di squilibri ecologici in agroecosistemi, si risponda immancabilmente con la chimica, con un insetticida. Nonostante la crescente sensibilità verso la sostenibilità, non dovrebbe essere possibile agire su altri fronti, quelli dei fattori genetici, climatici, e legati alla comunità degli antagonisti? Anche perché le sfide in questo ambito non fanno che cominciare e dovremo farci trovare pronti”.

A seguito dei monitoraggi effettuati dal Servizio fitosanitario cantonale (Sfc), la Sezione dell'agricoltura ticinese indica che i trattamenti devono essere eseguiti nelle seguenti finestre temporali, a distanza di due settimane l’uno dall’altro: Il primo tra l'11 e il 18 giugno e il secondo tra il 25 giugno e il 2 luglio.

“Il piretro è un prodotto naturale, estratto da piante del genere Chrysanthemum, con bassa persistenza e omologato per l’uso in agricoltura biologica. Nonostante ciò non è selettivo verso alcuni insetti utili come le api e presenta un potenziale pericolo”, si legge nel comunicato. Per questo motivo, l’Ufficio federale dell’agricoltura, in fase di omologazione, ha disposto limitazioni di sicurezza per limitare i danni all’ambiente. “Queste frasi sono adeguatamente riportate in etichetta e se rispettate garantiscono che non ci siano effetti inaccettabili derivanti dall’uso del prodotto
fitosanitario”.