734 ingressi in più rispetto allo stesso periodo del 2020. A livello svizzero la maggior parte (55,2%) risiede in Francia. La statistica è in corso di revisione
Alla fine di marzo, in Ticino il numero di frontalieri ammontava a 70'166. A titolo di paragone, alla fine del primo trimestre del 2020 i lavoratori provenienti dall'Italia nel cantone a sud delle Alpi erano 69'432. È quanto si estrapola dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
A livello svizzero, invece, si è assistito a un incremento su base annua dell'1,3% per un totale di 344'000 frontalieri a fine marzo. Un po' più della metà risiedeva in Francia (55,2%), mentre il 23,5% era domiciliato in Italia e il 18,1% in Germania.
Negli ultimi cinque anni il numero di frontalieri in Svizzera è salito da 304'000 nel primo trimestre 2016 a 344'000 nel primo trimestre 2021, il che corrisponde a un incremento del 12,8%.
L'UST precisa tuttavia che la statistica dei frontalieri è stata oggetto di revisione, ciò che comporta il ricalcolo dei risultati a partire dal 2019. I risultati di questo periodo rimangono quindi provvisori.