La sezione Ticino e Moesa dell’Unione sindacale svizzera scenderà in strada. L’Ocst terrà il suo congresso in modalità online
‘Le nostre vite valgono più dei loro profitti’. È il motto del Primo maggio scelto dall’Uss Ticino e Moesa che domani tornerà in piazza dopo la pausa forzata dello scorso anno. La situazione pandemica non permette grandi assembramenti di persone, ma i recenti allentamenti decisi dal Consiglio federale danno la possibilità di manifestazioni politiche, pur ridotte nei numeri e nel pieno rispetto dei dispositivi di sicurezza. L’appuntamento è per le 11 di sabato in piazza del Governo a Bellinzona. Sono previsti interventi di lavoratori, rappresentanti sindacali e dell’associazionismo. La manifestazione verrà comunque trasmessa in diretta online sul sito www.uss-ti.ch e sulla pagina facebook 'Uss Ticino e Moesa'.
L'invito a trovarsi in piazza è stato fatto anche dall’Mps. Anche i questo caso rispettando le norme igieniche imposta dalla pandemia di coronavirus. Il ritrovo è fissato per le 10.30 sul piazzale della stazione di Bellinzona. Da qui partirà un corteo verso piazza del Governo.
L’Organizzazione cristiano sociale ticinese (Ocst), invece, terrà il suo congresso quadriennale, annullato l’anno scorso per le note ragioni legate al Covid-19, in modalità online. I delegati sindacali saranno chiamati a votare il piano d’azione 2021-2024 denominato ‘Costruire insieme il futuro del lavoro’. Una particolare attenzione il documento lo riserva ai cambiamenti delle modalità di lavoro che la pandemia ha imposto e diventate ormai pane quotidiano: telelavoro e smart working sono due delle conseguenze con cui dovremo confrontarci nei prossimi anni.