Ticino

Il ritorno in piazza dei giovani per clima

Manifestazione simbolica ieri a Bellinzona in vista dello ‘sciopero’ del prossimo 21 maggio

Un momento della manifestazione a Bellinzona
(Ti-Press)
19 marzo 2021
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“La crisi climatica non è l’unica crisi che stiamo vivendo. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la crisi climatica provoca più di 150 mila morti annue, ma la politica sembra non farci caso. Abbiamo quindi sentito la necessità di tornare in piazza fisicamente, dopo un anno di manifestazioni online”. Inizia così un breve comunicato stampa del movimento ‘Sciopero per il clima’.

Oggi un centinaio di persone è sceso in Piazza del Sole a Bellinzona (rispettando le norme sanitarie e con il permesso della città, ndr). Un modo per invitare la popolazione a partecipare alla mobilitazione popolare del 21 maggio, motivandola a creare dei gruppi climatici.

“Se vogliamo che la politica agisca e affronti la crisi climatica abbiamo bisogno di una mobilitazione popolare dal basso. Dobbiamo creare una rete capillare di gruppi che diffondano informazioni e sensibilizzino sulla crisi climatica, e che discutano soluzioni per la loro realtà lavorativa o geografica. Questi gruppi si chiameranno gruppi climatici”, si precisa. “Oggi chiediamo a chiunque creda in questa causa di attivarsi creando un gruppo climatico. Essi non sono altro che gruppi di persone dello stesso ambito lavorativo, sociale o geografico, che si riuniscono a parlare di clima”. 

Per creare un gruppo climatico si può prendere contatto compilando un formulario sul sito www.scioperoperilfuturo.ch. 

Negli ultimi mesi si sono già creati diversi gruppi climatici nei settori dell’istruzione, della sanità, dell’agricoltura, così come in diversi quartieri dei centri urbani ticinesi. “Si sono attivate persone molto diverse fra di loro e questa è la nostra forza: la lotta alla crisi climatica non ha un colore partitico e riguarda tutte e tutti”, si conclude.