Ticino

'Rielezione pp, da considerare anche eventuali risarcimenti'

Iniziativa parlamentare dell'Udc: nei preavvisi sulla ricandidatura dei magistrati penali vanno inseriti ulteriori dati

10 marzo 2021
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L'Udc chiede che nella formulazione, da parte del Consiglio della magistratura, del preavviso di idoneità del magistrato che si ricandida per un nuovo periodo di nomina venga considerato "anche l'ammontare dei risarcimenti pagati per errori professionali". La proposta è oggetto di un'iniziativa parlamentare presentata da Roberta Soldati (prima firmataria e membro della commissione parlamentare Giustizia e diritti), Edo Pellegrini, Tiziano Galeazzi, Daniele Pinoja e Lara Filippini.

Il plenum del Gran Consiglio, ricordano i cinque deputati democentristi, "è competente per eleggere i magistrati sulla base di un rapporto allestito dalla Commissione di giustizia e diritti. Le candidature dei magistrati già in carica che postulano il rinnovo della nomina sono esaminate e preavvisate dal Consiglio della magistratura". Per formulare il proprio preavviso "il Consiglio della magistratura raccoglie informazioni sulla qualità del lavoro svolto dai candidati durante il loro periodo di carica". Ebbene, secondo l'Udc "un elemento di valutazione che dovrebbe costituire parte integrante del preavviso per i magistrati che operano nel campo penale è l’importo dei risarcimenti pagati, sia dall'assicurazione Rc che direttamente dallo Stato a titolo di franchigia, ma anche le somme pagate, sempre con il denaro pubblico, poiché inferiori all'ammontare della franchigia contrattuale, per ingiusta incarcerazione, ingiusto procedimento penale, indennità agli accusati prosciolti". A detta di Soldati e cofirmatari questi dati sarebbero "indispensabili per poter disporre di una valutazione più completa e oggettiva possibile del/della candidato/a".

A mo' di commento: se dovesse passare la proposta democentrista, non è da escludere un drastico calo degli arresti in Ticino nell'imminenza del rinnovo delle cariche nella magistratura penale... Il rischio di sbagliare, il rischio di un risarcimento, il rischio di veder sfumata la rielezione in magistratura da parte del parlamento. Insomma, l'iniziativa 'frena arresti' è servita.