Ticino

Chiusura campi da golf in Ticino, scatta l'interrogazione

Il gruppo UDC in Parlamento dopo l'intervento della polizia degli scorsi giorni chiede lumi al Governo: 'sport tra i meno rischiosi in termini di contagio'

21 febbraio 2021
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“Chi ha dato l'ordine agli agenti comunali e cantonali di operare l'intervento di chiusura e messa in stato d'accusa dei responsabili? Su che base legale è stato fatto, ritenuto che il Consiglio federale (unica autorità competente) non ha emanato alcun divieto ad hoc? L'autorità cantonale ritiene che la pratica del golf possa essere causa di contagi più che in altri sport che attualmente si possono svolgere? Essa è dell'avviso che tale attività possa venir riaperta immediatamente?” Sono queste le domande contenute nell'interrogazione che il Gruppo Udc in Gran Consiglio ha inoltrato, in queste ore, al Governo ticinese.

L'atto parlamentare in questione segue, di alcuni giorni, l'operazione di polizia che ha portato alla chiusura immediata dei campi da golf patriziali di Ascona e Losone. I firmatari (il primo nome sulla lista è quello del deputato losonese Daniele Pinoja) chiedono un chiarimento su quanto accaduto. “È emerso che gli agenti agivano sulla base d'istruzioni contenute nella Pocket Card su cui figurava che i campi da golf dovevano essere chiusi – si legge nell'interrogazione –. Ora, il testo aggiornato il 18 dicembre 2020 dal Consiglio federale dell'Ordinanza Covid-19, quali eccezioni al divieto prevede la pratica dello sci e di altre attività su terreni all'aperto. Infatti, i giocatori (in gruppi da 4) si trovano spalmati su un terreno che spazia dai 330mila ai 550mila metri quadrati, con ristoranti, spogliatoi e Clubhouse chiusi. Sappiamo che un funzionario federale – dopo mesi di attività indisturbata – ha inviato un'e-mail a SwissGolf con cui interpretava la regola sopra citata e concludeva che lo sport del golf non può essere praticato, in quanto i campi sono recintati. Siamo certi che il golf è tra le attività meno a rischio (probabilmente la meno a rischio) tra tutte quelle permesse. Sostenere che non si possa praticare perché la struttura è recintata è una vera assurdità. Purtroppo, il messaggio passato attraverso i media è che la chiusura fosse dovuta a dei focolai di pandemia (cosa inveritiera) arrecando un danno all'immagine del turismo in Ticino".

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