Ticino

Osc: Disappunto per il mantenimento delle classi salariali

‘La pandemia ha messo in evidenza la forte motivazione degli infermieri. Questa motivazione va riconosciuta anche da un punto di vista salariale’

(Ti-Press)
10 febbraio 2021
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“Gli applausi non bastano più”. La Commissione del personale dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (Osc) non ha ottenuto la rivalutazione salariale richiesta al Consiglio di Stato, e dopo un anno di forte pressione pandemica affida a un comunicato tutto il suo disappunto: la scelta di mantenere le classi salariali attuali “non tiene conto delle specificità della professione" che già da prima del Covid avrebbe meritato “maggiore attenzione e sensibilità politica”. I rappresentanti del personale si dicono anche ”sbalorditi” nel constatare che “la Commissione paritetica non è entrata in materia per la rivalutazione sia degli operatori sociali del Centro abitativo, ricreativo e di lavoro (Carl) che degli operatori socioassistenziali (Osa)”.  “L’attuale crisi sanitaria ha messo in evidenzia che gli operatori sociosanitari sono molto motivati e dediti con passione alla propria professione – aggiunge l'Oganizzazione –. Questa motivazione va riconosciuta anche da un punto di vista salariale”. Si promette infine l'adesione alle mobilitazioni previste dal resto del fronte sociosanitario per i mesi a venire, “forti dell’appoggio popolare che ben conosce la dedizione del personale curante”.

‘Decisione vergognosa e inaccettabile’

Anche la Vpod è in prima fila nel sostenere le rivendicazioni, come si legge nell’ultimo numero del loro periodico ‘I diritti del lavoro’: ”Dobbiamo scuotere ogni paura e dire alla gente che siamo stufi”, scrive il sindacato in merito alle condizioni di lavoro degli infermieri; il 29 maggio 2021 “vogliamo fare una grande manifestazione e giornata cantonale di protesta”. Tra le rivendicazioni a livello nazionale: “accordare subito un finanziamento straordinario ad ospedali, case anziani e servizi spitex per far fronte alla pandemia; abbandonare il sistema di finanziamento degli ospedali tramite i forfait per caso; fare in modo che il settore della salute diventi un sistema interamente no profit”. Oltre ai livelli salariali giudicati inadeguati, il sindacato segnala situazioni di forte pressione psicologica e di sovraccarico in molti ambiti del sistema sanitario ticinese. Tornando più specificamente al caso del personale sociopsichiatrico, Vpod parla di “decisione vergognosa e inaccettabile“. 

Nella sua decisione, il Consiglio di Stato ha accolto qualche adeguamento al rialzo, ma ha rimandato quello degli infermieri specializzati in attesa di rivedere i salari dell'intero comparto. Il Governo, si legge nella comunicazione, intende “attendere le valutazioni e discussioni in corso per l’intero settore affinché anche le decisioni riguardanti il personale dell’Osc possano essere coordinate con quelle relative alle strutture sanitarie esistenti sul nostro territorio”.