Ticino

'Il Ticino chieda a Berna di riaprire negozi e ristoranti'

L'Udc Ticino chiede che in Ticino, dato il netto miglioramento dei dati epidemiologici, siano anticipate le riaperture con criteri di sicurezza molto severi

(Ti-Press)
1 febbraio 2021
|

Per l'Udc Ticino, pur essendo "imperativo rimanere prudenti", nel nostro Cantone non vi è più obiettivamente ragione di mantenere le chiusure di ristoranti e commerci, in relazione al miglioramento dei dati epidemiologici e della situazione ospedaliera. Il partito democentrista, in un comunicato, chiede dunque che il Consiglio di Stato chieda al Consiglio federale di anticipare la riapertura di queste attività economiche prima del termine stabilito dalle ultime ordinanze, ovvero fine febbraio.

L'Udc Ticino sostiene che, in un'ottica di gestione federalista della pandemia, se la primavera scorsa al Ticino, data la situazione molto più grave rispetto al resto della Svizzera, era stata permessa una chiusura anticipata delle attività economiche non indispensabili, allo stesso modo ora che la situazione è sotto controllo, dovrebbe essere concesso di riaprire prima di altre regioni della Svizzera che figurano invece essere più in difficoltà. Una riapertura, precisano i democentristi, ispirata comunque a criteri di sicurezza molto severi, quali le distanze tra i tavoli, il contact tracing e il numero massimo degli avventori per i ristoranti, aspetti tra l’altro già in essere prima della chiusura. Idem per il controllo degli ingressi e l'uso della mascherina nei commerci, misure il cui rispetto dovrà essere garantito dalle polizie comunali e cantonali. 

La riapertura in sicurezza dei ristoranti e dei negozi, aggiunge l'Udc, potrebbe inoltre affievolire l'impatto negativo a livello psicosociale del parziale confinamento in vigore, come l'aumento le violenze tra i giovani e il disagio generale indotto dall’impossibilità di socializzare e di avere contatti con i propri cari. 

Da considerare inoltre che la fine del danno economico a ristoranti e piccoli commerci debba essere chiesa "celermente" in virtù del fatto che molti ticinesi potrebbero recarsi oltre confine per acquisti e ristorazione in seguito al recente allentamento delle misure nella vicina Lombardia. L'Udc Ticino, infine, ribadisce la necessità di far pressione verso Berna per il ripristino dei controlli ai valichi che consentano di limitare allo stretto necessario gli spostamenti tra Stati.