Ticino

Ancora vino falso venduto in Ticino, ora tocca al Manduria

Nuovo capitolo della vicenda del vino non certificato a cavallo del confine

Archivio Ti-Press
14 dicembre 2020
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Ancora falso vino italiano commercializzato in Canton Ticino ingannando i consumatori e danneggiando le aziende produttrici. Dopo la notizia diffusa nei giorni scorsi che la Procura di Asti ha indagato nove persone che piazzavano vino non autentico, a dare notizia di un'altra vicenda simile è il Consorzio per la tutela del vino di Manduria che ha informato di aver denunciato tre marchi ingannevoli che propinavano falso Primitivo di Manduria dei quali recentemente è stata bloccata la diffusione, uno di questi era diffuso in Svizzera. Dal 2016 ad oggi, ricorda il Consorzio, sono state portate avanti una cinquantina di azioni di contrasto, di cui risultano 35 le battaglie vinte, mentre le altre sono ancora in corso. «Gli interventi che abbiamo messo in atto - spiega il presidente del Consorzio, Mauro di Maggio - rientrano nell'attività di tutela e vigilanza, ruoli che ci spettano con il riconoscimento erga omnes. I marchi contraffatti costituiscono un grave pregiudizio all'incremento delle nostre esportazioni e, conseguentemente, un danno palese anche per i nostri produttori».

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