Per il presidente del governo quanto deciso oggi sulle chiusure crea 'un certo disorientamento' e rileva alcune 'criticità istituzionali'
«La cosa più coerente che avrebbe potuto fare il Consiglio federale sarebbe stata dichiarare la situazione straordinaria, che avrebbe permesso di gestire questa fase con misure centralizzate e non con questa forma ibrida che crea comunque discussioni». Il presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi reagisce a quanto giunto da Berna, rilevando la «criticità istituzionale di questo momento» perché «la Confederazione riprende quanto già deciso da noi come Cantone, e va ulteriormente a restringere in merito a orari e aperture domenicali, creando un certo disorientamento».
Un altro «aspetto critico» rilevato da Gobbi è che «sono state presentate delle misure, ne sono state annunciate altre come possibili per settimana prossima più rigide e a questo punto capiamo poco il perché non prendere subito oggi queste decisioni». Anche perché i «parametri tecnici da loro previsti per allentare le misure sono un po’ critici, molte persone in questi giorni fanno il tampone magari per andare in Italia e se trovati positivi vanno a peggiorare le statistiche. Non vorremmo che questo fosse un deterrente quando farsi testare e rispettare i buoni comportamenti è il modo migliore per fronteggiare l’emergenza».