In piazza Molino Nuovo a Lugano una trentina di persone, di gruppi antagonisti, hanno 'detto la loro' contro le misure del governo
"Discussione aperta sulle conseguenze delle misure repressive imposte con il pretesto dell'emergenza sanitaria". Recitava così il volantino diffuso sui social network dagli 'antagonisti' che invitava a trovarsi questa sera in piazza Molino Nuovo a Lugano. "Viviamoci le nostre strade, autodeterminiamo le nostre vite". Eppure, appena le poche decine di ragazzi hanno visto stampa e fotografi, dalla "discussione aperta" si è passati alle testate vere e dolorose su una nostra giovane giornalista. Gesto grave e che trasforma quei quattro figli di papà che giocano a fare i proletari in fascisti patentati. Altro che "No sbirri, no fasci, no sessisti, no snitch (infiltrati), no negazionisti", come pomposamente scrivono. Con un unico e vile gesto, hanno fatto una scelta di campo che non è né la tolleranza, né il confronto aperto e democratico. Eppure, sempre nel volantino si leggeva che si sarebbero messi a disposizione per portare la spesa a domicilio agli anziani. Mah...