Ticino

In Ticino più disoccupati e redditi più bassi

È la fotografia 2019 che emerge dalla statistica. E la crisi dell'epidemia di coronavirus potrebbe aver peggiorato la situazione soprattutto delle donne

Differenza ancora importanti tra uomini e donne (archivio Ti-Press)
19 ottobre 2020
|

Alla fine del 2019, delle 304'700 persone di almeno 15 anni di età che risiedevano in Ticino, 179'100 erano attive sul mercato del lavoro, o perché lavoravano (occupati) o perché attivamente alla ricerca di un impiego (disoccupati), mentre le rimanenti erano inattive, poiché non partecipavano attivamente al mondo del lavoro retribuito. È il dato che emerge dall'ultima panoramica, denominata 'Lavoro e reddito', a cura dell'Ustat (Ufficio di statistica cantonale), prima dell'arrivo della pandemia da coronavirus che potrebbe aver cambiato radicalmente il mercato del lavoro. 

Il tasso di attività standardizzato ticinese - calcolato rapportando il numero di persone attive alla popolazione residente di 15 e più anni - corrispondeva (nel 2019) al 58,8%, contro il 68,2% misurato a livello nazionale. Buona parte di questa differenza è dovuta alla minore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Dato, quest'ultimo, è peggiorato se si prende in considerazione l'ultimo aggiornamento della statistica nazionale sull'occupazione. Nel secondo trimestre del 2020, infatti, per quanto riguardava il Ticino, rispetto allo stesso periodo di un anno prima, l'occupazione è calata di circa 7mila unità. Una diminuzione - in piena crisi da coronavirus - che è andata quasi tutta a danno dell'occupazione femminile. Alla fine del 2019 si era ancora ottimisti, tanto che il divario uomo-donna nei tassi di attività continuava ad attenuarsi. “Una riduzione - spiegano gli esperti dell'Ustat - che è il risultato del maggiore investimento nella sfera lavorativa da parte delle donne - in Ticino il loro tasso di attività è passato dal 47,9% del 2002 al 51,3% del 2019 -, ma pure di un cambiamento nella partecipazione maschile, scesa dal 72,1% del 2002 al 66,8% del 2019, complici innanzitutto l'allungamento dei percorsi formativi e il crescente ricorso al pensionamento anticipato, così come l'invecchiamento della popolazione.

La categoria degli inattivi, che consta di 125'600 individui, è costituita da persone in formazione, in pensione o a beneficio di una rendita, casalinghe e casalinghi o altri inattivi. 

L'inattività dei giovani è dovuta prevalentemente agli studi, quella delle donne al lavoro domestico e familiare, mentre il pensionamento è la principale causa di inattività con l'avanzamento dell'età.

Gli occupati residenti in Ticino nel 2019 erano 166'800 (di cui 5mila apprendisti). A questi si aggiungono gli occupati stranieri non residenti (frontalieri, permessi di breve durata e notificati). Anche per quanto riguarda il grado di occupazione ci sono differenze tra uomini e donne. I primi lavorano prevalentemente a tempo pieno (83,7%) mentre per le donne tale quota scende al 43,4% delle occupate. Il part time è stata la modalità prevalente con cui le donne hanno preso parte al mercato del lavoro negli ultimi venti anni: dal 2002 al 2019 il numero di occupate è cresciuto da 65mila a 74'500, una crescita dovuta esclusivamente all'occupazione a tempo parziale.

Disoccupazione Ilo più elevata in Ticino, soprattutto tra i giovani

Il fenomeno della disoccupazione colpisce in misura maggiore il Ticino (con Ginevra e in generale la Svizzera francese) rispetto al resto del Paese. Secondo i dati Seco (Segreteria dell’economia) nel 2019 il tasso di disoccupazione ammontava in Ticino al 2,8% (2,3% in Svizzera). Se si prende come metro di misura il dato Ilo (Organizzazione mondiale del lavoro), il tasso è ben superiore: 6,8% in Ticino e 4,4% nel resto della Svizzera.

I più colpiti sono i giovani (il 18%, tra i 15 e i 24 anni), ma pure, in generale, gli stranieri rispetto agli svizzeri e le donne rispetto agli uomini.

Salari più bassi per donne e uomini

Secondo i dati 2018, il salrio mensile lordo standardizzato mediano nel settore privato ticinese ammontava a 5'163 franchi mensili (1'100 franchi in meno rispetto al dato nazionale). Le donne ticinesi guadagnano 950 franchi in meno rispetto agli uomini (5'491 franchi).