Ticino

In Ticino sempre più case vuote, ma gli affitti aumentano

Pigioni in controtendenza rispetto al resto della Svizzera, soprattutto a Lugano. Forte incremento delle abitazioni sfitte nel nostro cantone

Strane tendenze (Ti-Press)
5 ottobre 2020
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Gli affitti sono stabili su base mensile in Svizzera, mentre aumentano in Ticino e soprattutto a Lugano: è quanto emerge dai dati relativi a settembre pubblicati da Homegate.ch.

A livello nazionale le pigioni degli appartamenti nuovi o nuovamente affittati - si parla solo di quelli - sono rimasti invariati rispetto ad agosto, ma sono aumentati dello 0,97% in confronto allo stesso mese del 2019, ha indicato oggi il portale di annunci immobiliari. Il relativo indice calcolato da Homegate.ch in collaborazione con la Banca cantonale di Zurigo (ZKB) si è attestato a 114,9 punti.

Il Ticino presenta invece una tendenza diversa: rispetto ad agosto vi è stata una progressione dello 0,58%, mentre su base annua si assiste a una flessione dello 0,19% (indice a 103,6 punti). La città più importante (e unica considerata) del cantone, Lugano, mostra un avanzamento sia mensile che annuo, rispettivamente dello 0,99% e dello 0,22% (indice a 91,6 punti). I Grigioni presentano un cammino non dissimile a quello della regina del Ceresio: +0,20% e +0,59%; Coira non è considerata a sé stante.

Negli ultimi cinque anni la curva dell'evoluzione degli affitti calcolati da Homegate.ch appare sostanzialmente stabile a livello nazionale, mentre scende in Ticino. Si tratta di una nuova fase considerando che nei sei anni precedenti i dati a sud delle Alpi, pur mostrando sbalzi, seguivano lo stesso trend di fondo di quelli svizzeri. Le informazioni su Lugano sono disponibili solo da fine 2015 e illustrano pure una tendenza pluriennale verso il basso. I Grigioni per contro - con dati pure disponibili solo dal 2015 - evidenziano una crescita.

L'incremento annuo più marcato in Ticino

Continua ad aumentare in Svizzera il numero di abitazioni vuote, confermando una tendenza in atto in modo ininterrotto da oltre 10 anni: il primo giugno si contavano 78'832 case e appartamenti non occupati, pari all'1,72% del patrimonio abitativo. In Ticino il dato è assai superiore, vale a dire al 2,71%: il nostro cantone presenta l'incremento annuo più marcato, come già nel 2019, ed è ormai la seconda realtà elvetica più toccata dal problema, a causa del proliferare dello sfitto nel settore della locazione.

A livello nazionale sull'arco di 12 mesi le abitazioni vuote sono aumentate di 3'449 unità, ovvero del 4,6%, informa l'Ufficio federale di statistica (UST) in un comunicato odierno. Anche il tasso è aumentato: l'anno scorso era dell'1,66%.

Gli alloggi in locazione sfitti erano 66'320 (+5,5%), mentre le abitazioni non occupate e destinate alla vendita erano 12'512, numero praticamente stabile (-3 unità). Il maggior aumento è stato registrato degli appartamenti da uno e due locali (rispettivamente +14,5% e +7,0%). Un calo è stato osservato solo per i cinque locali (-0,5%).

Le differenze regionali sono notevoli: Soletta continua ad avere il maggior numero di abitazioni vuote di tutta la Confederazione ed è l'unico cantone a superare la soglia del 3%: fra giugno 2019 e giugno 2020 è passato dal 3,40% al 3,22%. Il Ticino, che l'anno scorso si situava in ottava posizione, schizza al secondo posto, salendo dal 2,29% al 2,71%. Il cantone italofono offre anche il secondo incremento più consistente in termini assoluti (dopo Vaud): più 1'105 unità a 6'639 (+20%). Di queste abitazioni 5'621 erano in affitto (+21%) e 1'018 in vendita (+15%); 703 sono case unifamiliari (+14%); 1238 sono nuove abitazioni (+6,4%).

Tassi molto elevati di sfitto si registrano anche ad Argovia (2,65%), Giura (2,52%) e Turgovia (2,48%). I dati più bassi si osservano a Ginevra (0,49%), Zugo (0,70%) e Zurigo (0,91%). I Grigioni si situano a metà strada (1,40%, in calo da 1,68%), con 2448 abitazioni vuote.

A presentare in termini assoluti il numero più elevato di alloggi sfitti è Berna (10'581, tasso 1,87). Seguono Argovia e Ticino.