Ticino

Editoria ticinese, la preoccupazione di Syndicom e Atg

Le due organizzazioni dei giornalisti prendono posizione dopo il cambio di direzione a laRegione e gli imminenti al CdT ed Rsi

(foto Ti-Press)
17 settembre 2020
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Anche Syndicom, dopo l'Associazione ticinese dei giornalisti (Atg), prende posizione sull'annunciato cambio di direzione del quotidiano laRegione. Syndicom - si legge in una nota - "auspica che i cambi di direzione nei quotidiani ticinesi e alla Rsi favoriscano una maggiore partecipazione redazionale nonché il rispetto del partenariato sociale".

"Maurizio Canetta prima, Fabio Pontiggia poi e Matteo Caratti adesso: nel mondo mediatico ticinese in pochissimi mesi sono state annunciate partenze importanti, che non possono non preoccupare chi, come Syndicom, ha da sempre a cuore la qualità dell’informazione e le condizioni di lavoro di tutti i giornalisti, tecnici e operatori del settore dei media".

In questo senso syndicom si rallegra del fatto che il futuro direttore de laRegione ha da subito precisato che l’annunciata riorganizzazione non prevede tagli di personale, bensì sarà prevalentemente orientata verso una realtà multimediale.  "Syndicom auspica anche che questo cambiamento riesca a mantenere, anzi a consolidare, il profilo e il contenuto giornalistico che ha contraddistinto laRegione in questi anni", si fa notare.  

Quello che i tre principali media della Svizzera Italiana stanno intraprendendo è in ogni caso un cambio generazionale che si unisce alla difficile situazione economica e alla crescente digitalizzazione del settore. Proprio per quest’ultimo motivo Syndicom ritiene "indispensabile che ai vertici delle maggiori testate cantonali siano collocate persone professionalmente competenti, in grado di gestire i mutamenti in atto e che possiedano una profonda conoscenza del panorama mediatico cantonale, svizzero e internazionale nonché una spiccata sensibilità e capacità di valorizzare il personale". "Va inoltre sottolineato come, di principio, il direttore responsabile è un giornalista che rappresenta la testata e che svolge un ruolo di collegamento fra la redazione e l’editore.

"La nomina di un nuovo direttore responsabile dovrebbe inoltre, secondo la deontologia professionale, essere sottoposta al gradimento della redazione e della rappresentanza del personale".

L'Atg martedì scorso aveva parlato di "fulmine a ciel sereno, che mette fine bruscamente a un rapporto di grande fiducia tra il direttore uscente e la redazione" sollevando alcuni interrogativi di fondo. Il primo riguarda il tema dell'esperienza professionale, visto che il nuovo direttore Daniel Ritzer sta attualmente seguendo il Corso di giornalismo della Svizzera italiana. Atg si chiede se "non ci sia un certo azzardo da affidare la testata a una persona che può vantare soltanto una breve esperienza giornalistica". L'Atg, infine, sottolinea la bontà del lavoro svolto da Matteo Caratti e lo ringrazia vivamente per quanto fatto in questi due decenni e chiede all'editore "di far sì che venga mantenuta la qualità del lavoro giornalistico svolto dalla testata bellinzonese".