Ticino

Si conferma il profondo rosso nelle finanze cantonali

Deficit a -269,5 milioni di franchi stando al rendiconto intermedio di fine agosto. Si segnalano maggiori spese per 59,5 milioni e minori entrate per 214,1 milioni

Grattacapi per Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze (foto Ti-Press)
16 settembre 2020
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Ammonta a 269,5 milioni di franchi il disavanzo nei conti del Cantone. In base al rendiconto intermedio di fine agosto 2020, il Consiglio di Stato ha preso conoscenza dell’andamento delle finanze cantonali. "L’aggiornamento delle principali voci di spesa e ricavi determina un disavanzo di 269,5 milioni di franchi a fronte del previsto avanzo d’esercizio di 4,1 milioni di franchi. Il risultato negativo è influenzato dagli effetti della pandemia di Covid-19", si legge in una nota.

Al peggioramento del risultato rispetto al preventivo concorrono sia una maggiore spesa per complessivi 59,5 milioni di franchi, sia minori ricavi per 214,1 milioni di franchi. Tra le maggiori spese si citano: +50 milioni di contributi per ospedalizzazioni nel Cantone, +19 milioni di contributi per agevolazioni tariffali nel settore della mobilità, +5,6 milioni di contributi a istituti per invalidi, +9,3 milioni di spese legate all’emergenza sanitaria e +3 milioni di contributi alle case anziani. I minori ricavi sono determinati principalmente dalla riduzione dei gettiti fiscali per 198.9 milioni di franchi, dal mancato incasso della tassa di collegamento per 18 milioni e dalle minori entrate dell’imposta alla fonte per 12.3 milioni. Si riducono poi di 9 milioni di franchi rispetto al preventivo la quota sul ricavo Iimposta federale diretta, di 5,5 milioni le tasse del registro fondiario, di 5,2 milioni le entrate nell’ambito della formazione professionale, di 4.5 milioni le tasse della sezione circolazione, di 4.1 milioni le multe per infrazioni alla circolazione stradale e di 2 milioni le tasse sulle case da gioco.

"A mitigare parzialmente questi effetti negativi - si legge ancora - rileviamo l’incremento di 82,5 milioni di franchi rispetto al preventivo della quota sull’utile della Banca nazionale svizzera (Bns)". "A tal proposito si ricorda che grazie all’ottimo risultato conseguito nel 2019 la Bns ha potuto distribuire più risorse del previsto ai Cantoni". L’incremento non è quindi strutturale e potrebbe manifestarsi in modo più ridotto nei prossimi anni.

Dal preconsuntivo emerge come la crisi innescata dal coronavirus sta avendo conseguenze importanti sulle finanze cantonali. I dati presentati sono ancora parziali e dovranno essere ulteriormente verificati e aggiornati vista l’incertezza del periodo economico attuale.