Dipartimento del territorio in prima linea unitamente ad altre associazioni nell'ambito della campagna nazionale 'Save Food, Fight Waste'
Dipartimento del territorio, Associazione delle consumatrici e dei consumatori della Svizzera italiana (Acsi), Gastro Ticino, Wwf Svizzera, Gruppo di educazione ambientale della Svizzera italiana (Geasi) e Azienda cantonale dei rifiuti (Acr) uniti nella lotta allo spreco alimentare. La collaborazione, nell'ambito della campagna nazionale 'Save Food, Fight Waste' è volta a sensibilizzare la popolazione sul tema dello spreco alimentare attraverso la diffusione di materiale informativo, l’organizzazione di momenti didattici e la promozione di iniziative ed eventi mirati.
L’obiettivo comune è quello di ridurre lo spreco alimentare nelle economie domestiche, nel settore alberghiero e in quello della ristorazione. A questo proposito, secondo un recente studio commissionato dall’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) al Politecnico federale di Zurigo, l’impatto ambientale associato a perdite di derrate alimentari è in larga parte (52%) causato dalle famiglie e dalla gastronomia. Considerando unicamente le economie domestiche svizzere, ogni anno vengono infatti gettati nel sacco dei rifiuti 90 chilogrammi pro capite di alimenti ancora commestibili, il che corrisponde a un costo annuo per persona superiore ai 600 franchi.
Per sottolineare l’importanza del tema il Dipartimento del territorio sarà presente al Greenday 2020 in programma il 26 settembre a Bellinzona, giornata durante la quale saranno forniti alcuni utili consigli per ridurre i rifiuti alimentari e sarà allestita una bancarella che permetterà ai più piccoli di svolgere un’attività interattiva all’insegna della sostenibilità.
Entro il 2030 la Svizzera è chiamata a ridurre di almeno la metà lo spreco alimentare pro capite, sia per quanto riguarda la vendita al dettaglio sia per le economie domestiche, come pure a contenere le perdite di cibo nelle catene di produzione e di fornitura. Questo impegno è coerente con quanto indicato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.