Il fondo è stato sfruttato per intero. E il Dipartimento del territorio preannuncia un nuovo messaggio
I 2 milioni di franchi del fondo stanziato dal Gran Consiglio nel dicembre 2015 sono stati tutti oggetto di contributi per misure di mobilità aziendale. Lo fa sapere il Dipartimento del territorio, che, inoltre, prevede "nelle prossime settimane" di sottoporre al Consiglio di Stato e al parlamento "un nuovo messaggio per dare continuità alla politica di sostegno di provvedimenti e misure in ambito di mobilità aziendale". Tornando ai due milioni, a quattro anni dall’entrata in vigore del decreto esecutivo che regola criteri e modalità di accesso ai contributi, il fondo per il finanziamento di misure di mobilità aziendale è stato dunque sfruttato per intero. Questo fondo, ricorda il Dipartimento diretto dal leghista Claudio Zali, "ha fornito alle aziende delle risorse per promuovere alternative agli spostamenti individuali in automobile dei propri dipendenti". Ha poi contribuito con oltre 530mila franchi "all’allestimento e all’aggiornamento di una quarantina di piani di mobilità aziendale, sia per singole aziende che per comparti lavorativi". Fra le misure di mobilità aziendale sostenute, l’acquisto di biciclette elettriche "è quella che ha riscosso il successo maggiore con un contributo complessivo pari a 1.1 milioni di franchi, seguita dall’avviamento di servizi di navetta aziendali con oltre 180mila franchi". La mobilità aziendale "s’inserisce nella politica d’intervento cantonale, composta da più misure complementari, tra cui il miglioramento dell’offerta di trasporto pubblico, la realizzazione di infrastrutture ciclabili e l’organizzazione dello stazionamento", spiega il Dipartimento del territorio.