Coronavirus e decessi nelle case per anziani. Richiesta Mps di una Cpi: sentito dalla sottocommissione 'Finanze/Alta vigilanza' il giurista del parlamento
Coronavirus e decessi nelle case per anziani ticinesi, perlomeno in alcune: ci sarà una commissione parlamentare che indagherà su "come le autorità cantonali e le direzioni delle case abbiano gestito l’emergenza Covid"? La risposta è prematura. L’esame in Gran Consiglio della richiesta, datata 29 maggio, di Mps-Pop-Indipendenti di dar vita a una Cpi, registra comunque un passo avanti. Ieri mattina la ’Finanze/Alta vigilanza’, sottocommissione della Gestione, ha infatti sentito il consulente giuridico del parlamento Roberto Di Bartolomeo per capire fra l’altro quali siano gli strumenti a disposizione per fare chiarezza, tenuto conto che vi sono case per anziani in mano ai Comuni. Rispondendo alle domande dei deputati, Di Bartolomeo ha indicato alcune possibili soluzioni. Tra queste appunto, come in passato su altri dossier, la Commissione parlamentare d’inchiesta, che permetterebbe di avere accesso a tutte le informazioni, incluse quelle in possesso dei Comuni e di altri enti coinvolti nella gestione degli istituti: l’azione di una Cpi sarebbe quindi più incisiva di quella della sottocommissione ’Finanze/Alta vigilanza’. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di assegnare a un gruppo di esperti il compito di fare delle verifiche, di fare un audit.
La sottocommissione non ha preso per il momento nessuna decisione. Qualora optasse per una commissione parlamentare d’inchiesta, per una Cpi, l’ultima parola spetterebbe al plenum del Gran Consiglio. Il presidente della ’Finanze/alta vigilanza’, il leghista Michele Guerra, non si sbilancia, ricordando che sottostà «al segreto commissionale». La vita, premette, «merita la massima tutela in tutte le condizioni, soprattutto quando si tratta di persone fragili come gli anziani. I decessi nelle case per anziani sono stati una tragedia nella tragedia. Un’analisi approfondita, indipendente e franca - aggiunge Guerra - si rende pertanto più che necessaria. Ecco perché come sottocommissione stiamo analizzando - con grande attenzione e oggettività - cosa e come fare. Per ora posso solo confermare che dopo aver discusso il tema in più occasioni e dopo aver svolto stamane (ieri, ndr.) una prima audizione, per chiarire il quadro legale, nelle prossime settimane sentiremo persone, uffici ed enti che si sono occupati a vario titolo della gestione dell’emergenza Covid-19 in Ticino. In base a ciò che emergerà da queste audizioni e a ulteriori informazioni che raccoglieremo decideremo gli strumenti da impiegare».
La competenza gestionale sulle case per anziani non è cantonale, dato che appartengono o, come detto, ai Comuni o a fondazioni L’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per capire se ci sono state manchevolezze durante il lockdown determinato dalla crisi sanitaria, è una delle possibilità per fare chiarezza, ma non l’unica. Anche affidare un audit a uno o a più esperti esterni all’Amministrazione, come già successo nella vicenda permessi di alcuni anni fa, potrebbe essere una soluzione non sgradita alla commissione parlamentare della Gestione e ugualmente percorribile dal profilo giuridico. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella che gli stessi Comuni, su invito del Consiglio di Stato, avviino delle inchieste amministrative. Gli strumenti giuridici insomma non mancano. Si tratta di trovare il consenso politico attorno a una di queste vie.
«C’è scetticismo nel mio partito verso le Commissioni parlamentari d’inchiesta, che rischiano di essere strumentalizzate politicamente», afferma la capogruppo in parlamento del Plr Alessandra Gianella. Il riferimento è al caso dell’ex funzionario del Dss condannato in prima istanza per coazione sessuale. «La Cpi deve essere l’ultimo strumento nel caso in cui gli approfondimenti in corso non facciano chiarezza determinando le responsabilità», precisa Gianella, ricordando che già l’Ufficio del medico cantonale sta facendo delle verifiche sulla gestione delle case per anziani durante la fase più acuta della pandemia da Covid-19. «Nessuno è contrario a che si faccia chiarezza», osserva a sua volta Fiorenzo Dadò, presidente e granconsigliere del Ppd. «Sulle case per anziani e l’epidemia da coronavirus c’è già una verifica in corso da parte dell’Ufficio del medico cantonale. Anche il Ministero pubblico sta facendo delle valutazioni. Attenderei questi esiti, prima di pronunciarmi a favore o contro la Cpi».
Sostiene il capogruppo socialista Ivo Durisch: «Ritengo che, come ho spiegato stamattina (ieri, ndr) in sottocommissione, sia importante sapere anzitutto cosa stiano facendo altre autorità, magistratura compresa, sulla questione delle morti nelle case per anziani. Secondo me, tuttavia, l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta potrebbe essere giustificata, considerati l’eccezionalità degli eventi, di portata cantonale, e il loro impatto sulla popolazione».