Ticino

'Voto elettronico in Ticino per le elezioni 2023'

Lo chiede Pro Ticino per superare i problemi legati al voto per corrispondenza, soprattutto per i ticinesi che risiedono all'estero

2 settembre 2020
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Si riprenda a discutere di voto elettronico come alternativa al voto per posta e lo si attivi per le elezioni cantonali ticinesi del 2023. La sollecitazione arriva dalla Pro Ticino, associazione che riunisce i ticinesi fuori cantone, ed è diretta sia al Consiglio di Stato ticinese, sia alla deputazione ticinese alle camere federali. La richiesta, contenuta in un documento approvato dal Consiglio dei presidenti di Pro Ticino è giunta qualche ora prima che il Tribunale federale annunciasse il respingimento del ricorso contro il risultato del ballottaggio per gli Stati dello scorso mese di novembre. Ballotaggio conclusosi al fotofinish con l'elezione di Marco Chiesa (Udc) e Marina Carobbio (Ps) a scapito dell'uscente Filippo Lombardi (Ppd) e di Giovanni Merlini (Plr) e il cui risultato era stato impugnato proprio in virtù di problemi legati al voto per posta.

Secondo Pro Ticino il passaggio al voto elettronico assicurerebbe "in futuro una corretta, tempestiva e sicura procedura di esercizio del diritto di voto che l’attuale modalità espletata tramite il servizio postale non può garantire".  Quanto accaduto dopo il ballottaggio ticinese "ha indotto la nostra Associazione a promuovere questa iniziativa per salvaguardare un diritto di costituzionalmente garantito ai nostri espatriati a partire dalla fine del 19° secolo". L'associazione ritiene "che con l’odierna presentazione siano dati i presupposti temporali per disporre della soluzione auspicata, almeno sul piano cantonale, per le elezioni del 2023" e questo essendo "consapevoli che l’oggetto necessiti, dopo le incertezze sorte presso alcuni Cantoni che già disponevano della soluzione postulata, di adeguati approfondimenti di carattere tecnico e giuridico, sapendo che anche nel nostro cantone erano stati avviati studi in materia e proficui contatti sul piano federale e intercantonale e preso atto che la legge sui diritti politici dispone nel frattempo della necessaria base legale. Confidiamo che le Autorità preposte sappiano riservare la dovuta e urgente udienza a questa nostra iniziativa, in riconoscenza dell’attaccamento al proprio Paese dei concittadini all’estero".

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