Il governo invita il Gran Consiglio 'a non dar seguito in questo momento' all'iniziativa parlamentare di Galusero e cofirmatari
Cinque settimane (almeno) di vacanza per tutti i dipendenti dello Stato? Il governo invita il Gran Consiglio "a non da seguito in questo momento" alla proposta avanzata dal deputato del Plr Giorgio Galusero tramite un'iniziativa parlamentare depositata nell'ottobre 2018. La legge vigente, ricorda il governo, prevede per gli impiegati dello Stato 4 settimane di vacanza dai 20 anni compiuti e sino a 49 anni compiuti, 5 settimane sino a 20 anni compiuti e a contare dall’anno in cui si compiono 50 anni di età e 6 settimane a contare dall’anno in cui si compiono 60 anni di età. Galusero e cofirmatari propongono 5 settimane di vacanza da 20 anni compiuti e sino a 49 anni compiuti e 6 settimane di vacanza sino a 20 anni e a decorrere dai 50 anni di età. "Dal punto di vista finanziario - afferma l'Esecutivo - una settimana di vacanza supplementare comporterebbe, già solo per l’effetto dei potenziamenti necessari per chi opera a turni, (Polizia, Strutture carcerarie cantonali, Organizzazione socio-psichiatrica cantonale), un maggior costo stimato di 3,35 milioni di franchi, e ciò senza considerare il settore scolastico, escluso dall’iniziativa". Da un punto di vista funzionale, il Consiglio di Stato osserva che la settimana di vacanza aggiuntiva "comporterebbe, a parità di risorse, un evidente impatto nell’erogazione delle prestazioni, accumulando relativi ritardi e dilatando oltremodo la tempistica dell’evasione delle pratiche generando verosimilmente un disservizio nei confronti del cittadino".
Contrariamente al passato, rileva ancora il governo, "a decorrere dal 2014 le ore supplementari maturate dalle collaboratrici e dai collaboratori possono essere compensate in tempo libero per un massimo di 12 giorni all’anno, anche consecutivi, equivalenti in pratica a due settimane e mezzo di vacanza supplementari". L’accoglimento dell’iniziativa "richiederebbe un ripensamento di questo sistema in modo restrittivo". La proposta avanzata "potrebbe inoltre
risultare discriminante nei confronti dei docenti per i quali non vi sarebbe nessun adeguamento nel senso indicato". Il Consiglio di Stato evidenzia infine che "l’attuale assetto legislativo in ambito di gestione del personale risulta
equilibrato, moderno e confacente alle necessità e ai bisogni delle collaboratrici e dei collaboratori e contempla, oltre alle vacanze e alla possibilità di godere di tempo libero per le ore supplementari prestate, un ampio ventaglio di congedi pagati che tengono conto delle peculiarità sociali e famigliari, quali i congedi per attività sindacali, per affari pubblici, per il volontariato sociale, per attività sportive e per eventi famigliari quali nascite, matrimonio, decessi e in caso di malattie dei congiunti".