Ticino

Cinquecento franchi ai residenti per fare vacanza in Ticino

BancaStato mette a disposizione 6,2 milioni franchi per chi questa estate rimarrà forzatamente in zona. L'indotto sperato è di 20 milioni

Scoprire il Ticino (Ti-Press)
12 maggio 2020
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Buoni e sconti ai residenti in Ticino, per invitarli a pernottare e cenare nelle strutture del territorio: questo il succo del progetto “Vivi il tuo Ticino”, presentato oggi da BancaStato, Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) e Ticino Turismo. L’idea suona tanto semplice quanto ambiziosa: consegnare a ogni residente maggiorenne un buono da 25 franchi per una cena, e concedergli anche uno sconto del 20% – fino a un massimo di 500 franchi – sui pernottamenti nelle strutture affiliate a Ticino Ticket (ovvero la stragrande maggioranza di hotel, ostelli e campeggi). Per i clienti di BancaStato lo sconto raddoppia e i buoni triplicano, e proprio la banca cantonale finanzierà il progetto con 6,2 milioni di franchi, due direttamente coi suoi fondi di marketing potenziati ad hoc, mentre il resto potrà essere ‘scontato’, a seconda dell’andamento dei conti, dagli utili da riversare al Cantone l’anno prossimo (per fare le proporzioni: l’investimento totale ammonta al 10% dell’utile netto 2019).

Un indotto da 20 milioni

Si spera che il sostegno al consumo locale permetta al settore turistico ticinese – che impiega 22mila persone e normalmente costituisce l’11% del prodotto interno loro cantonale – di sopravvivere a una stagione in cui di turisti da fuori cantone, e soprattutto dall’estero, se ne vedranno pochi.«Spingiamo molto sull’effetto moltiplicatore di questa iniziativa», ha sottolineato in conferenza stampa il direttore del Dfe Christian Vitta, che spera si possa generare un indotto da 20 milioni di franchi e ha invitato i concittadini a «ridare colore al nostro Cantone». Sullo stesso tenore il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi: «Questa seconda fase sarà quella del rilancio».

Si tratta di una misura inedita: intanto perché costituisce un contributo diretto al cittadino, ma soprattutto perché punta sul locale in un settore storicamente focalizzato sulla clientela della Svizzera tedesca e francese (70% dei pernottamenti, ai bei tempi). Il progetto è pensato in maniera modulare: ai due vettori ‘Soggiorna in Ticino’ e ‘Gusta il Ticino’ potranno aggiungersene altri, e Christian Vitta ha invitato istituti e partner privati a farsi avanti per dei complementi d’offerta, sull’esempio di quanto proposto ai clienti da BancaStato. I buoni saranno nominali e ordinabili online, ma è prevista anche una helpline per chi è meno avvezzo alla Rete. Maggiori informazioni di carattere tecnico saranno fornite nelle prossime settimane. La campagna sarà valida dal 22 giugno almeno fino al 30 settembre.

Inoltre BancaStato distribuirà un migliaio di buoni-cena da 50 franchi al personale sanitario dei reparti Covid e aiuterà con un contributo tra i 10 e i 20mila franchi Tavolino Magico, l’associazione che recupera generi alimentari dalla grande distribuzione e li distribuisce a persone bisognose.

Seguiranno altre iniziative per supportare direttamente i consumi mettendo i 'soldi in tasca' ai cittadini, in un momento in cui gli aiuti alle imprese potrebbero non bastare a compensare la crisi di reddito e domanda interna? Vitta non si sbilancia: «In ogni caso si tratta di valutare le misure in funzione della priorità», e il turismo era certamente una delle più urgenti. Nel valutare ulteriori stimoli sarà comunque importante tenere d'occhio «l'effetto moltiplicatore, per evitare la dispersione di risorse».

#welcomeback

Ma la strategia turistica cantonale, oltre alle iniziative per il mercato locale, guarda anche al resto della Svizzera, come ha spiegato il direttore dell’agenzia Ticino Turismo Angelo Trotta: dopo che a Pasqua si fu costretti a pregare gli altri confederati di stare a casa, ora ecco una «campagna promozionale potente» giocata fin d’ora sullo slogan ‘#seeyousoon’, a presto. Da inizio giugno dorebbe poi partire una più ampia strategia di mobilitazione, all’insegna dei concetti ‘#welcomeback’ ed ‘Exotik liegt so nah’, l’esotico è così vicino. L’intento: «Trasmettere subito un messaggio di riapertura, sicurezza ed empatia», e poi comunicare che «il Ticino è la meta mediterranea ed esotica più vicina e accessibile» per gli Svizzeri, così Trotta. Data la chiusura delle frontiere in Europa e i problemi globali legati alla pandemia da coronavirus, sarà infatti sulla Svizzera che verrà riallocato almeno l’80% del budget promozionale con una campagna pensata per tutti i media. L’investimento ammonta a 10 milioni distribuiti equamente su due anni. Intanto Svizzera Turismo ha ottenuto dal Consiglio federale aiuti per 40 milioni di franchi: una metà servirà anche alle differenti regioni per partecipare a campagne in comune. Ciò non toglie che ci si debbano attendere cali nei pernottamenti che per quest'anno oscillerebbero tra il 30 e l'80%, stando a quanto riportato dalla Rsi.

Resta aperta la questione dei campeggi, ancora chiusi, che qui in Ticino rappresentano quasi una struttura ricettiva su tre, molto più che altrove nella Confederazione. Trotta si è detto perplesso: «Non abbiamo capito la decisione di non lasciarli riaprire il 4 maggio insieme alle altre strutture ricettive», dato che disporrebbero di spazi e mezzi per tutelare la salute di tutti, «e abbiamo scritto alla Confederazione, a Svizzera Turismo e all’associazione dei direttori degli enti turistici regionali» per difendere le ragioni del settore.