Ticino

Pg, pp, gpc e magistrato dei minorenni: a giorni i concorsi

Il coronavirus non ferma il rinnovo delle cariche in seno al Ministero pubblico, all'Ufficio giudici provvedimenti coercitivi e alla Magistratura dei minorenni

11 maggio 2020
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Elezione toghe, si procede. L'epidemia di coronavirus non blocca il rinnovo di una parte rilevante delle cariche in seno alla magistratura penale ticinese, e meglio nelle seguenti autorità: Ministero pubblico, Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi e Magistratura dei minorenni. Nella seduta di stamattina la commissione parlamentare 'Giustizia e diritti' ha deciso di pubblicare i concorsi per l'elezione di un procuratore generale, di venti procuratori pubblici, del presidente dell'Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi, degli altri due gpc, del Magistrato dei minorenni e del suo sostituto. E questo in vista della scadenza dei mandati decennali, alla fine del prossimo dicembre. I bandi verranno pubblicati questa settimana: sul 'Foglio ufficiale' «di venerdi», afferma il presidente della commissione Carlo Lepori (Ps), interpellato dalla 'Regione'. I concorsi scadranno «il 3 giugno».

A causa della pandemia e soprattutto della prospettata riorganizzazione del Ministero pubblico, la 'Giustizia e diritti' si era interrogata sull'opportunità o meno di rinviare al 2021 il rinnovo delle cariche. Un prolungamento dei mandati dei magistrati penali indicati, rispetto a quello decennale, avrebbe tuttavia richiesto una modifica della Costituzione cantonale e dunque la votazione popolare, come discusso anche durante l'audizione, stamane in videoconferenza, del direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi e della responsabile della Divisione giustizia Frida Andreotti. «Oltretutto alla luce dell'attuale situazione epidemiologica la Commissione di esperti, che preavvisa le nuove candidature all'indirizzo del Gran Consiglio, può tornare a riunirsi, rispettando distanza sociale e misure sanitarie: quindi per finire, considerati i vari aspetti, l'intera Commissione giustizia ha optato per la pubblicazione dei bandi di concorso affinché al più tardi quest'autunno il parlamento proceda come da legge con il rinnovo delle cariche riguardanti le tre autorità giudiziarie», aggiunge Lepori.

Il periodo di nomina dei magistrati penali era già stato prorogato provvisoriamente nel 2008 dietro suggerimento, condiviso dal Consiglio di Stato dell'epoca, del gruppo di lavoro incaricato dal Dipartimento istituzioni di studiare gli adattamenti cantonali alla procedura penale unificata sul piano federale, che sarebbe entrata in vigore nel gennaio 2011. Il prolungamento della durata delle cariche, si parlava di un anno almeno, venne avallato dal popolo nel giugno di dodici anni fa con conseguente modifica della Costituzione ticinese. La "norma transitoria" aveva interessato anche allora procuratore generale, procuratori pubblici, giudici dell'istruzione e dell'arresto (i giar, con competenze quasi analoghe a quelle degli attuali gpc), giudice dell'applicazione della pena (funzione poi assorbita dall'Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi), Magistrato dei minorenni e sostituto. 

Questa volta invece nessun prolungamento del periodo di nomina. Nel frattempo la 'Giustizia e diritti' continuerà con l'esame del dossier sul potenziamento della Procura che contempla fondamentalmente due variantI: un procuratore ordinario in più, come propone il Consiglio di Stato, oppure l'attribuzione di quattro sostituti procuratori, come chiede la commissione 'Giustizia' o perlomeno la sua maggioranza. «Cercheremo di accelerare i lavori in quest'ambito», riprende Lepori. L'eventuale potenziamento, in un senso o nell'altro, non necessiterà di un ritocco della Costituzione: basterà una revisione della legge ordinaria, quella sull'organizzazione giudiziaria, nella quale sono stabiliti gli organici degli uffici giudiziari. Il capo del Dipartimento istituzioni e presidente del governo difende intanto la soluzione suggerita dall'Esecutivo. «Come Dipartimento potremmo al limite anche ragionare sull'assegnazione non di uno, bensì di due procuratori ordinari in più, evitando così di ripristinare una funzione, quella di sostituto pp, abrogata anni fa: in ogni caso la riorganizzazione del Ministero pubblico deve, secondo me, garantire altresì una carriera interna: è anche per questo che il governo nel proprio messaggio sul potenziamento propone pure di attribuire maggiori competenze ai segretari giudiziari», sostiene Gobbi, aggiungendo di essere d'accordo con la decisione della 'Giustizia e diritti' di non prolungare i mandati dei magistrati. «La proroga avrebbe fra l'altro generato delle incertezze», osserva.