La multinazionale svizzera conferma di aver adottato anche questa misura. Toccata la sede di Locarno
Emergenza coronavirus: Novartis chiesto ai propri dipendenti frontalieri di lavorare da casa. La notizia, che riguarda la sede di Locarno, è stata confermata dal portavoce dell'azienda: "In questa fase, monitoriamo attentamente le informazioni provenienti dal Ufficio federale della sanità pubblica, dalle organizzazioni globali come il Center for Disease Control and Prevention (Cdc) e dall'Organizzazione mondiale della sanità. Seguendo le raccomandazioni del Cdc, i frontalieri dall'Italia dovrebbero lavorare da casa fino a nuovo avviso".
Il portavoce ha precisato inoltre che che "il nostro obiettivo principale è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e pazienti in Svizzera e nel mondo". Per questo, a livello aziendale, sono state decise tre misure: "Attivazione di una task force globale per valutare continuamente la situazione, coordinare e aggiornare le misure. Istruzioni ai dipendenti su come ci si può proteggere dall'infezione. Comunicazione degli avvisi di viaggio aggiornati in conformità con i livelli di allarme forniti dal Cdc".