Gli indagati avrebbero omesso di riportare nella necessaria documentazione la data della prima immatricolazione all’estero delle auto. L'inchiesta continua
Sono quattro le persone fermate a seguito delle perquisizioni effettuate ieri nelle filiali del Gruppo Cadei, attivo nella vendita di veicoli multimarca. Ministero pubblico e Polizia cantonale hanno comunicato poco fa che si tratta di un 62enne e di una 24enne, cittadini italiani residenti nel Mendrisiotto, di un 35enne cittadino svizzero residente nel Luganese e di una 35enne della provincia di Como. La loro posizione è al vaglio degli inquirenti.
Gli accertamenti, svolti in collaborazione con la Sezione della circolazione, riguardano in particolare l’attività di commercializzazione di numerosi veicoli già immatricolati all’estero e importati in Svizzera per poi essere rivenduti. In base a quanto finora emerso, gli indagati, con diversi gradi di responsabilità, avrebbero in particolare omesso di riportare nella necessaria documentazione la data della prima immatricolazione all’estero delle auto, facendo così figurare informazioni non corrispondenti al vero sulla licenza di circolazione e omettendo di informare correttamente il cliente al momento dell’acquisto. Un agire che ha avuto conseguenze sui tempi delle garanzie di fabbrica (non più in essere al momento dell’acquisto), sul deprezzamento dei mezzi e sui controlli di sicurezza.
I reati ipotizzati dalla procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti, titolare dell'inchiesta, sono quelli di truffa (per mestiere, subordinatamente semplice), falsità in documenti nonché abuso delle targhe e delle licenze. Ulteriori accertamenti saranno eseguiti nel corso dei prossimi giorni, considerato che gli atti sinora esperiti hanno permesso di evidenziare numerosi casi sospetti.
Per fornire le necessarie indicazioni, la Polizia cantonale, in collaborazione con la Sezione della circolazione, ha istituito una apposita helpline. I veicoli che entrano in considerazione riportano al punto 24 della licenza di circolazione (carta grigia) una “approvazione del tipo” che inizia con: 1X… o 2X… o 3X… o 6X… (ad esempio 1XS679).
Tutti coloro che ritengono di essere stati danneggiati possono contattare (da lunedì a venerdì e fino al 7 febbraio, dalle 7 alle 20) il numero 0840 117 112, evitando di far capo, per questa specifica fattispecie, al 117 (riservato alle urgenze), al centralino del Ministero pubblico o al contact center della Sezione della circolazione.