Ticino

Pioggia di milioni sui Programmi d'agglomerato di terza fase

Da Berna ne arriveranno oltre 40. Firmata la convenzione fra la Confederazione, il Cantone e le quattro Commissioni regionali dei trasporti

14 gennaio 2020
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Dopo la prima e la seconda, è giunta l'ora di mettere in cantiere i Programmi d'agglomerato di terza generazione ticinesi per Bellinzonese, Locarnese, Luganese e Mendrisiotto. Sottoposti alla Confederazione nel 2016, il relativo credito è recentemente stato stanziato dal Parlamento federale, consolidando così la metodologia volta a coordinare al meglio mobilità e sviluppo degli insediamenti e identificando numerose misure coerenti con la politica cantonale della mobilità, che poggia su due principi fondamentali: la complementarietà fra i vettori di trasporto, che vanno promossi in base alle loro potenzialità e al contesto territoriale in cui operano, e l’intermodalità, ossia l’uso combinato delle varie modalità di spostamento in una vera e propria catena di trasporto al servizio del cittadino e delle sue esigenze. I contributi federali ammontano a complessivi 41,54 milioni di franchi, così suddivisi:  9,54 per il Bellinzonese, 17,02 per il Locarnese, 3,45 per il Luganese e 11,53 per il Mendrisiotto. Sulla base della decisione delle Camere federali, la Convenzione sulle prestazioni relativa a ognuno degli agglomerati è stata sottoscritta da parte dei tre partner coinvolti: Confederazione, Cantone e Commissioni regionali dei trasporti quali rappresentanti dei Comuni. La Convenzione sulle prestazioni stabilisce il quadro generale e gli impegni reciproci delle parti contraenti. La sua sottoscrizione è una condizione per poter richiedere la liberazione dei sussidi stanziati dall’Assemblea federale a partire da inizio 2020 per le singole misure. Il Consiglio di Stato ha già avviato i passi necessari per promuovere l’attuazione delle misure dei PA3. La progettazione di massima delle misure - e in diversi casi anche quella definitiva - è già stata avviata sulla base dei crediti stanziati dal Gran Consiglio. Solo in questo modo sarà possibile rispettare lo scadenzario stabilito dalla Confederazione che prevedere che i lavori di costruzione siano iniziati - in linea di massima - al più tardi entro 6 anni e 3 mesi dalla firma della Convenzione sulle prestazioni, ossia al più tardi il 31 dicembre 2025. La realizzazione delle misure costruttive deve inoltre andare di pari passi con l’attuazione delle misure del settore insediamenti e paesaggio che pur non essendo cofinanziate hanno un ruolo centrale per la qualità del territorio dell’agglomerato.