Periodicamente, spiega il Consiglio di Stato, vi è un problema di qualità dell'acqua che defluisce. Individuata una soluzione
"Periodicamente l’impianto di depurazione delle acque (Ida) di Giubiasco è afflitto da problemi che causano un deterioramento della qualità delle acque e della torbidità nell'effluente". Lo scrive il Consiglio di Stato in un comunicato spiegando che nel 2017 il Consorzio depurazione acque del Bellinzonese e della Riviera (Cdabr) si è attivato per individuare una soluzione risolutiva. Il piano d'indagine ha permesso di sviluppare un progetto di massima per l'introduzione di uno stadio aggiuntivo di filtrazione su tela. Per tale realizzazione il Consiglio di Stato sottopone al Gran Consiglio il messaggio per la richiesta di un credito complessivo di 494’500 franchi per il sussidiamento del nuovo filtro.
Tutte le attività svolte, viene sottolineato dal governo, sono state concordate con la Sezione per la protezione dell'aria dell'acqua e del suolo (Spaas), l'Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico (Upaao), che ha dato il suo sostegno al progetto, avvalendosi dell'appoggio dell'Istituto Federale Svizzero per le scienze e tecnologie dell'acqua (Eawag) di Dübendorf. Una parte dei costi di realizzazione sarà a carico del Consorzio grigionese della Bassa Mesolcina Cida.