Il Comitato docenti del VPOD prende posizione ferma sui problemi che affliggono l'insegnamento. Sulla nuova griglia liceale, chiesto il rinvio.
Il Comitato docenti VPOD valuta assai positivamente le proposte di miglioramento delle condizioni quadro nella scuola dell’obbligo proposte dal Dipartimento Educazione Cultura e Sport, contenute nel Messaggio governativo. “Da insegnanti non possiamo che raccomandare ai parlamentari di sostenere questi cambiamenti che, senza rivoluzionare la nostra scuola, le permetteranno di essere più attenta alla personalità e ai bisogni formativi dell’allievo – rileva in una nota – In particolare la riduzione a 22 del numero massimo di allievi per sezione nella Scuola elementare e nella Scuola media, ma anche la generalizzazione del docente di appoggio nella Scuola dell’infanzia (che sarebbe presente mediamente 1 giorno su 4,5 in ogni classe) e il potenziamento dei laboratori nella Scuola media, corrispondono ad aggiustamenti centrali per la qualità dell’insegnamento, per quella dell’apprendimento e per il rapporto educativo tra docente e allievo: essi permetteranno ai nostri ragazzi di proseguire la loro formazione con maggiori possibilità di successo.
Il Comitato docenti VPOD, preso atto del forte disagio pubblicamente espresso dalle docenti della scuola dell’infanzia, che sono confrontate regolarmente con tre fasce d’età nella medesima sezione (bambini di 3 anni, 4 anni e 5 anni), “chiede tuttavia alla Commissione scolastica di proporre la diminuzione a 22 allievi anche per questo settore. Inoltre il Comitato docenti VPOD ritiene che per la gestione della mensa educativa nella scuola dell’infanzia, momento fondamentale di socializzazione e apprendimento per i bambini di cui la docente della scuola dell’infanzia è responsabile, quest’ultima debba essere affiancata da un ausiliario”.
In conclusione il Comitato docenti VPOD “esige che l’interesse dei ragazzi nella scuola dell’obbligo prevalga sui calcoli partitici. Il miglioramento della scuola dell’obbligo è in discussione da anni e deve ottenere il sostegno di tutti i politici che dichiarano di sostenere la scuola pubblica. In questo frangente la scuola non deve e non può essere una merce di scambio con gli sgravi fiscali. Il Sindacato VPOD Ticino ha già annunciato che procederà al lancio di un’iniziativa popolare per migliorare la scuola dell’obbligo, qualora il Gran Consiglio non dovesse arrivare ad una decisione soddisfacente nel primo anno di legislatura”.
Il Comitato docenti VPOD ritiene che l’importanza della griglia oraria liceale renda necessaria un’analisi e una condivisione reale con il corpo insegnante, in quanto si tratta di decidere quali visioni e quali strumenti analitici fornire ai giovani per costruire e capire il mondo nel quale dovranno vivere. Questo non è avvenuto con la modifica della griglia, che entrerà in vigore l’anno prossimo: infatti essa è frutto essenzialmente del lavoro dei direttori delle sei scuole mediosuperiori e del capo Sezione insegnamento mediosuperiore, che hanno preso le loro decisioni senza coinvolgere sufficientemente i docenti. I docenti del settore mediosuperiore dovranno quindi applicare decisioni prese dall’alto, senza una reale adesione. Il Comitato docenti VPOD ribadisce la propria opposizione alla procedura adottata, ricordando che la Confederazione lascia tempo ai Cantoni fino all’anno scolastico 2022-23 per introdurre l’insegnamento dell’informatica: il Comitato auspica pertanto che il progetto di nuova griglia venga rinviato e sottoposto all’attenta analisi e al dibattito che merita.