Sabrina Gendotti (Ppd): 'Casi notoriamente in aumento. Quali misure per garantire la messa in atto delle raccomandazioni degli esperti?'
Si fa abbastanza in Ticino per la protezione dei bambini contro la violenza e gli abusi sessuali? È la domanda di fondo che Sabrina Gendotti pone al Consiglio di Stato. Le misure di protezione dei fanciulli, ricorda la deputata del Ppd nell'interrogazione, “sono previste a livello mondiale dalla convenzione delle Nazioni Unite relativa ai diritti del bambino, cosiddetta convenzione di Lanzarote”. Convenzione sottoscritta anche dal nostro Paese: approvata dall’Assemblea federale nel settembre 2013, per la Svizzera è entrata in vigore nel luglio dell’anno seguente. “In vista della terza presentazione del rapporto svizzero di messa in opera della convenzione di Lanzarote, le cinquanta organizzazioni professionali appartenenti alla cosiddetta Rete svizzera diritti del bambino ha appena allestito un elenco di raccomandazioni all’attenzione delle autorità della Confederazione e dei Cantoni”, ricorda Gendotti: “Fra queste numerose raccomandazioni è prioritaria quella che prevede un approccio integrato a questa problematica da parte di tutti i settori interessati”. Inoltre, aggiunge la parlamentare, “è prevista una costante procedura di verifica dell’efficacia delle misure in corso”. Non solo; l’organizzazione mondiale della salute “sta diffondendo un catalogo di raccomandazioni intitolato ‘Inspire’ nel quale presenta sette strategie per sradicare la violenza contro i bambini”. Accompagna il catalogo “una guida intitolata ‘Prevenire il maltrattamento dei bambini’ allestita con l’assistenza della Società internazionale per la prevenzione degli abusi sui bambini (Ispcan)”.
Nell’interrogazione Gendotti chiede, “in considerazione del notorio incremento dei casi di violenza sui bambini e degli abusi sessuali”, quali siano le misure previste dal Consiglio di Stato per garantire anche in Ticino la messa in atto delle citate raccomandazioni. E se verrà varato “un programma cantonale integrato di protezione dell’infanzia” contro la violenza e gli abusi sessuali “comprensivo anche della collaborazione con enti privati professionalmente qualificati”. Chiede poi al governo se ritiene l’impegno finanziario del Cantone in questo delicato e importante ambito sufficiente o se debba invece essere potenziato.