Ticino

Voleva importare elicotteri militari dall'Italia. A processo

L'imprenditore ticinese al Tpf per tentata infrazione alla legge sul materiale bellico. Nel 2017 era stato assolto per dei cannocchiali destinati in Iran

Wikipedia
9 settembre 2019
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Si apre oggi al Tribunale penale federale (TPF) a Bellinzona il processo nei confronti del proprietario di un'azienda ticinese per tentata infrazione alla legge sul materiale bellico. L'uomo – un 54enne domiciliato in Riviera – voleva importare due elicotteri militari dall'Italia.

Nel febbraio del 2018 uno spedizioniere annunciava a Chiasso l'arrivo di componenti di aeromobili. Spedito da una società di armamento italiana, l'invio era destinato a un'impresa aeronautica ticinese. All'arrivo alla frontiera, l'Ispettorato doganale di Mendrisio scopriva che si trattava di due Agusta Bell 212 ASW (anti-submarine warefare) utilizzati dalla marina militare italiana. Gli apparecchi erano privi di motori e di trasmissione. Dopo aver consultato la Segreteria di Stato dell'economia (Seco), l'Ispettorato bloccava i due elicotteri, la cui importazione non era stata autorizzata.

L'imprenditore è stato condannato dal Ministero pubblico della Confederazione per tentata infrazione alla legge sul materiale bellico a 20 aliquote giornaliere da 30 franchi sospese e a una multa di 100 franchi. L'uomo ha presentato ricorso e compare dunque al Tpf.

Assolto nel 2017 per i cannocchiali destinati in Iran

Il 54enne non è al primo processo in materia di materiale bellico. Nel 2017 lo stesso Tribunale lo aveva assolto per una questione simile: l'imprenditore aveva fatto transitare dal punto franco di Cadenazzo e da quello di Ginevra dei cannocchiali di puntamento per fucili provenienti dall'Italia con destinazione l'Iran, senza la necessaria autorizzazione rilasciata dalla Svizzera (dalla Seco).